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Trieste: scende in piazza il coordinamento No ius soli

(G.p)Nel pomeriggio di venerdì 13 ottobre a Trieste il Coordinamento No ius soli è sceso in piazza per protestare contro lo sciopero della fame a staffetta ideato per sostenere l'approvazione, in tempi rapidi, della legge sullo ius soli anche al Senato.
In piazza dietro lo striscione No ius soli basta radical chic prima gli Italiani c'erano una cinquantina di militanti di alcune organizzazione della destra radicale come il Gruppo Unione difesa, la comunità di Avanguardia, l'associazione Nessuno resti indietro ed gli ex aderenti al Fronte della Gioventù riunitisi in questo comitato.
Il senso di questa iniziativa ci viene spiegato, da una breve nota, diffusa alla stampa, dagli organizzatori della manifestazione.
Nota che pubblichiamo per intero.




Lo “sciopero della fame a staffetta” per sostenere l’approvazione della legge sullo “Ius Soli” al Senato è l’ennesima beffa a danno degli italiani. Sono 5 milioni oramai quelli che vivono sotto la soglia di povertà. Il Partito Democratico ha bisogno di costruirsi una nuovo elettorato. Con la nuova legge diventerebbero immediatamente italiani 800 mila stranieri, in 5 anni la stima minima è di 1.5 milioni di nuovi italiani. Venerdì in tutte le città è stata indetta la giornata dello ius soli: è squallido ed infame il fatto che i soliti radical chic, sponsorizzino sempre prima e comunque gli immigrati, a discapito degli italiani, senza lavoro, senza casa, terremotati... in pieno spregio ad ogni logica e alla giustizia sociale. Con questa legge il destino dell’Italia è ad un bivio, ogni città può diventare una “banlieue“ parigina. E questo l’Italia in cui vorreste vivessero i vostri figli?
 È giunto il momento di far sentire la voce di tutti quei cittadini che non si vogliono piegare ai continui diktat di un governo non eletto che sta portando l'Italia sempre più in basso, è giunto il momento di scendere in piazza per dire NO ALLO IUS SOLI.

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