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Sesto San Giovanni, il sindaco diserta la cerimonia antifascista: l'Anpi insorge

(G.p) Il primo cittadino di Sesto San Giovanni, comune dell'hinterland milanese non ha partecipato alla manifestazione al monumento al deportato nel Parco Nord, alle quale hanno partecipato poco meno di 200, ancora una volta danneggiato dai vandali che hanno distrutto le teche di di Auschwitz, Mauthausen, Ravensbruck, Gusen e Ebensee. 
Una decisione che ha provocato la durissima reazione dell’Anpi: «Proviamo sgomento e incredulità per la scelta del sindaco Di Stefano. Per la prima volta ad una manifestazione antifascista non sarà presente il gonfalone decorato con la medaglia d’oro per l’alto contributo alla guerra di Liberazione».
 La replica di Di Stefano è affidata a una breve nota. Il sindaco ribadisce che non solo lui ma neanche il gonfalone di Sesto sarà presente alla manifestazione: «Purtroppo la manifestazione è diventata un corteo di pubblicità per Emanuele Fiano e la sua legge (il deputato pd sarà presente alla manifestazione,) con tutte le formazioni di sinistra pubblicizzate in maniera ampia e sconveniente. Non ci prestiamo alle strumentalizzazioni della sinistra. Un evento neutro o istituzionale, senza forzature di partito, sarebbe stato sicuramente meglio». 
«Non sono interessato alle polemiche del sindaco di Sesto, ha replicato Fiano, ognuno fa le scelte che gli detta la propria coscienza. A prescindere dal colore politico ognuno dovrebbe operare perché non venga infangata la memoria di chi è stato deportato nei lager nazisti. Lascio il sindaco solo con le sue polemiche. Oggi io sarò di fronte al monumento del Deportato».

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