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No agli extracomunitari nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata. La protesta di Feder Ata

(G.p) La Federazione Nazionale del personale amministrativo tecnico ed ausiliario della scuola, sindacato autonomo del mondo della scuola composto per lo più da amministrativi e personale ausiliario della scuola  con una lettera inviata e protocollata al Ministro dell' istruzione, dell'universitaria e della ricerca  protesta contro quanto disposto dall'articolo 3 del decreto ministeriale n 640 del 30 agosto 2017 relativo all'aggiornamento di terza fascia delle graduatorie Ata valide per il triennio 2017-2019.
In base a tale articolo potranno presentare domanda di inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata, anche candidati con cittadinanza di paesi extracomunitari, con permesso di soggiorno e in qualità di profughi o rifugiati in possesso dei titoli previsti dalla legge.
Lettera che pubblichiamo per intero.



ANCHE GLI EXTRACOMUNITARI NELLE GRADUATORIE DI TERZA FASCIA DEL PERSONALE ATA

Prot. n. 70 del 30.09.2017

Alla Ministra del M.I.U.R

Sen . Valeria Fedeli

Ai Colleghi ATA

Agli Organi di stampa

Loro Sedi

Oggetto: ANCHE GLI EXTRACOMUNITARI NELLE GRADUATORIE DI TERZA FASCIADEL PERSONALE ATA

Spett/le Ministra dell’Istruzione,

in merito all’oggetto e secondo quanto disposto dall’art. 3 del Decreto Ministeriale n. 640 del 30 agosto 2017 relativo all’aggiornamento di terza fascia delle graduatorie ATA valide per il triennio 2017-2019, potranno presentare domanda di inserimento nelle graduatorie di terza fascia del Personale ATA, anche candidati con cittadinanza di Paesi terzi, cioè di Paesi extracomunitari che non fanno parte dell’Unione Europea, con permesso di soggiorno e in qualità di profughi o rifugiati in possesso dei titoli prescritti.

L’art. 3 del Decreto Ministeriale n. 640 del 30 agosto 2017 recita quanto segue:

“Requisiti generali di ammissione:

3.1 – Gli aspiranti, …….. devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti generali di accesso al pubblico impiego:

a) – cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica), ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea ovvero possesso dei requisiti di cui alla legge 97/2013”.

Nel sopra indicato Decreto Ministeriale si fa riferimento alla Legge 6 agosto 2013, n. 97 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea” , dove al Capo I -“Disposizioni in materia di libera circolazione delle persone e dei

servizi e in materia di diritto di stabilimento”, all’art. 7 “Modifiche alla disciplina in materia di accesso ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni ”.

Il Sindacato Feder.ATA, non condivide queste disposizioni, pur nella consapevolezza che negli ultimi anni, in virtù dell’aumento degli ingressi dei cittadini di Paesi terzi e di una loro buona scolarizzazione anche universitaria, si vorrebbe dare a queste persone la possibilità di accedere ai concorsi per gli impieghi alle dipendenze della Pubblica Amministrazione.

Spett/le Ministra,

Le facciamo presente che, in tali graduatorie ATA, sono presenti molti nostri Colleghi, i quali da anni lavorano e aspettano di trovare una giusta collocazione, chiediamo innanzitutto priorità e rispetto per loro, che da tempo si adoperano quotidianamente per il buon andamento delle nostre Istituzioni Scolastiche.

Confidiamo nel suo alto senso di responsabilità.

Cordiali saluti.

La Direzione Nazionale Feder.ATA

1 commento:

  1. E anche gli statali,dopo che gli toccarono il posticino, si incazzarono e divennero non razzisti (prerogativa per operai, precari e disoccupati) ma protezionisti. Del posticino loro. Eppure han votato massicciamente PD in questi anni (82%impiegati-pubblici vota PD), che ingrati questi politici piddini....

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