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Murelli ad Affari italiani: la legge Fiano è anticostituzionale

Negli ultimi giorni si è verificato un fenomeno assai raro: l'unanimità nelle critiche e nel dileggio per la legge Fiano che introduce nel codice penale (art. 293 bis) il reato di propaganda fascista. Dagli ex ministri giovani missini negli anni 70 (Storace, La Russa) ai detenuto politici degli anni di piombo (Tuti, Murelli) il coro è univoco. Il quotidiano online Affari Italiani sul tema ha dato la parola a Maurizio Murelli, in una lunga e bella intervista di cui vi offriamo l'incipit:

Maurizio Murelli,giornalista ed editore, è stato un militante di estrema destra negli anni ’70. È stato condannato per concorso nell’omicidio del poliziotto Marino. Poiché Murelli ha dichiarato che diversi giornalisti lo hanno contattato sulla vicenda Fiano, ma nessuna intervista è uscita, nell’ottica dello spirito più puro del giornalismo, gli diamo la possibilità di dire la sua.
D: Murelli, Cosa ne pensa della legge Fiano che introduce il reato di propaganda fascista?
R: Che chiamarla legge fa torto alla Patria del diritto. Come sa il diritto l’abbiamo “inventato” a Roma e l’Italia ha dato i natali ai più grandi giuristi che il mondo abbia mai avuto. Questa “roba” è un pastrocchio in base al quale, se legge bene, un giudice di scarso intelletto può condannare persino un collezionista, la stessa RAI Storia per i documentari che continuamente trasmette, l’Archivio Alinari (che vende foto d’epoca), l’Istituto Luce per le stesse ragioni. Il fascismo del Ventennio non ha bisogno di farsi propaganda: ogni città parla per lui e ne fa propaganda. Provi a fare l’elenco delle costruzioni e dei monumenti fascisti in Italia partendo dall’EUR di Roma per finire al Palazzo di Giustizia di Milano. Tanto per dirne una.
Ma poi che cosa significa “propaganda”? Cosa significa se non censura di una libera espressione? Ma veramente mi si può condannare se dico “Fascismo è bello; fascismo è migliore di democrazia”? Ma non è ciò di cui si accusa il fascismo l’aver limitato la libertà di pensiero e espressione? E se c’è una dodicesima norma transitoria che vieta la ricostruzione del Partito Nazionale Fascista (attenzione, sottolineo Partito Nazionale Fascista) lei ha presente quel che dice l’articolo 21? Lo ricordo: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». Quindi il pastrocchio Fiano è palesemente anticostituzionale. LEGGI TUTTO

Quanto alle accuse di terrorismo rivoltegli in questi, ecco la storia del giovedì nero nella sua testimonianza. E' del tutto evidente che si tratta di violenza di piazza e non di lotta armata: 


1 commento:

  1. Fiano ha fatto benissimo !!Vuole andare in Madagascar presto con la sua tribu ,contento lui basta che si porti i suoi lacche' politici - massoni e che non torni mai piu a rompere l'anima con le sue banche usuraie ,stavolta Fiano mi e'proprio piaciuto ha fatto una gaffe enorme ,Celine lo diceva gli ebrei sono dei gaffeur formidabili

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