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Caso Parenzo. Castellino rivendica: nostre le scritte. Lo contesteremo ovunque

Con un breve comunicato stampa Giuliano Castellino, portavoce di Roma ai romani, rivendica le scritte contro David Parenzo per le battute contro Ramelli, frutto - a dire del conduttore - di un equivoco. I messaggi su fb e twitter, l'intervista al Primato nazionale non sono ritenuti sufficienti dal leader del movimento identitario per dichiarare chiuso l'incidente 



"Non ci siamo mai nascosti. Il nostro stile ci impone il volto scoperto e lo sguardo dritto di fronte ai nemici. Rivendico le scritte contro Parenzo apparse sotto Radio 24 a Roma a piazza Indipendenza. Parenzo ha palesemente infangato la memoria di Sergio Ramelli. Non giocasse con la storia dell'equivoco. Sappiamo bene che Ramelli è anche il cognome di un suo collaboratore, ma in diretta Parenzo ha detto "specifichiamo non parente di Ramelli il terrorista ". Inoltre attendevamo le scuse a In Onda. Ma nulla. Basta un tweet di finte scuse, mascherate dietro la storia del l'equivoco? Per noi no. Parenzo rimane un boia. Un infame. Ha offeso la memoria di uno dei nostri. E non ha avuto il coraggio di dire "scusa senza se e senza ma". Noi siamo pronti a contestarlo ovunque"

1 commento:

  1. Parenzo mi sta profondamente sui coglioni ... ma la storia del lapsus è credibilissima ....

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