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Tra Militanza E Microfono: La Storia Delle Radio Alternative Di Destra Approda A Bergamo

(G.p)Venerdì 9 giugno presso la sala convegni dello Spazio Identitario Domus Orobica, a Bergamo, si è svolta la presentazione del libro di Alessandro Alberti Radio Alternative la destra che comunicava via etere, edito da Eclettica Edizioni.
Un interessante libro sulla storie delle radio libere di destra, nate in un periodo difficile quello degli anni di piombo, macchiato di sangue e lutti, per cercare di dare voce ad una destra sempre più ghettizzata e messa ai margini della vita politica italiana.
Alla presentazione in qualità di relatori erano presenti Tommaso De Brabant ed il collega Alessandro Alberti, storico collaboratore di questo sito ed autore del libro Radio Alternative la destra che comunicava via etere.
Ubaldo Minelli, nostro affezionato lettore ed appassionato di radio alternative, ci invia un suo personale resoconto della serata di Bergamo, alla quale ha partecipato in qualità di semplice spettatore.


Nella serata di venerdì 9 giugno, organizzata dallo Spazio Identitario Domus Orobica di Bergamo, si è tenuta la presentazione del libro di Alessandro Alberti: Radio Alternative la destra che comunicava via etere. In una cornice di pubblico prevalentemente giovanile, il presentatore Tommaso De Brabant dopo aver ricordato Enzo De Canio (4/06/2015-4/06/2017) che è stato la guida politica indiscussa di questa attiva comunità bergamasca, ha condotto la serata, sottoponendo l'autore, dopo alcune riflessioni sull'argomento, a domande specifiche sia politiche, che relative all'organizzazione interna delle varie emittenti alternative. Si è passati dalla descrizione delle premesse che hanno dato vita alle radio Alternative, Campo Hobbit Uno, con il ricordo di Generoso Simeone che l'autore ha sottolineato più volte, al conseguente lancio della musica alternativa, e di nuove forme di comunicazione lanciate per la prima volta nel contesto del campo, al gramscismo di destra e al conseguente messaggio metapolitico, alla necessità di utilizzare un nuovo tipo di comunicazione, per raggiungere in modo più efficace la società civile. Quindi il mondo della scuola, dell'università, i pensionati, le casalinghe, gruppi di fabbrica, disoccupati e gli strati sociali più sofferenti. Sono stati esaminati i palinsesti delle emittenti di destra, ripercorrendo gli itinerari che hanno permesso in particolare al Fronte della Gioventù, di tornare in contatto con i cittadini e i militanti. Molte le domande dei ragazzi presenti, che hanno seguito con interesse l'esposizione dell'autore, che ha ricordato anche personaggi importanti come Teodoro Buontempo, Guido Virzi' e tanti altri protagonisti del mondo radiofonico alternativo. In chiusura Alessandro Alberti ha definito e illustrato il perché di un percorso interrotto a metà anni '80, per scelte esclusivamente politiche della dirigenza dell'allora Msi, che preferi' azzerare un tentativo di ampliamento del consenso politico, sia per questioni strettamente correntizie, sia per un eccesso di prudenza priva di riscontri logici, almeno in apparenza, che non giovo' al mantenimento di un entusiasmo contagioso, che si venne a respirare grazie alla radiofonia, soprattutto in ambito giovanile. Le radio Alternative avrebbero potuto essere utili per sconfiggere il pregiudizio di tanti, per proporre direttamente agli ascoltatori la politica del Movimento, per continuare a promuovere la musica alternativa, per interagire direttamente con il popolo. Così non fu, per una miopia politica, che facendosi scudo con gli eccessivi costi delle emittenti, sanci' la fine di quella straordinaria esperienza.

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