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Palermo, La Verdera beffa Meloni e Salvini: candidatura bluff per girare un film


(G.p)Una candidatura bluff, una riedizione in salsa social del Truman Show, con due leader nazionali di partito come Matteo Salvini e Giorgia Meloni e candidati di lista inconsapevoli di recitare soltanto il ruolo di comparsa in una commedia.
Forte è il sospetto che la discesa in campo di Ismaele La Vardera, inviato della trasmissione televisiva di Italia Uno Le Iene, alle elezioni comunali di Palermo di domenica scorsa, sia stata solo una montatura, un espediente per girare un reality.
In queste ore, tra militanti e candidati di Fratelli d'Italia è montata un forte sentimento di delusione e rabbia.
Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale ha negato la liberatoria per la diffusione delle immagini girate, qualche volta sembra anche di nascosto, dal giovane candidato e dagli operatori che l'hanno seguito in questa estenuante campagna elettorale.
La Meloni sta inoltre presentando un esposto in Procura. Notizie più precise e dettagliate si sapranno nelle prossime ore, silenzio per ora da parte di Matteo Salvini.
A parlare in nome e per conto di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega Nord è il coordinatore della Sicilia Occidentale Alessandro Pagano che afferma:" siamo probabilmente davanti a una colossale presa in giro e ci stiamo tutelando anche noi dal punto di vista legale. Questo ragazzo, soprattutto se ha rubatoo conversazioni private, ha carpito la fiducia di chi aveva punta su di lui". La Lega, peraltro, ha dato il suo simbolo in Sicilia solo a La Vardera e alla candidata di Lampedusa, Angela Maraventano.
Alle elezioni di domenica scorsa, il giovane candidato dal ciuffo rosso ha conquistato 7.043 voti, il 2,59 per cento dei consensi, finendo quarto dietro Orlando, Ferrandelli e Forello.
Già da qualche giorno le voci che La Vardera stesse realizzando una sorta di reality sulla mala politica siciliana giravano nelle segreterie dei partiti e dei candidati. E dietro al progetto di questo documentario ci sarebbe un regista televisivo molto noto. La Vardera aveva fatto affiggere manifesti elettorali in stile cinematografico, nello stile di una locandina da film, con la scritta “Il sindaco. Dal 12 giugno”.
E’ stato Francesco Benigno, l’attore di Mery per sempre che era candidato nella lista di La Vardera e che ieri sera ha avuto uno scontro fisico con il giovane e con i due operatori, a denunciare il bluff: “A un certo punto mentre eravamo seduti Ismaele si è fatto serio e mi ha detto: “Francesco io non ho fatto questa campagna elettorale per diventare sindaco ma per
fare un documentario e per fare conoscere a tutti la mala politica siciliana. Ho registrato tutti: Cuffaro, Miccichè. Li ho registrati a loro insaputa mentre dicono le peggio cose. Pure tu una volta mi avevi detto che ti mettevi in politica, così almeno tu puoi fare il tuo lavoro perché non lavori”. Lui, Ismaele La Vardera, resta ancora trincerato dietro al silenzio. Non risponde al cellulare e ai messaggi. Pare stia semplicemente completando il suo film.

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