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Trento: anarchici e Forza Nuova, tensione all'hotel Everest

(G.p) Anarchici e militanti di Forza Nuova si sono fronteggiati, per fortuna solo a colpi di slogan, questa sera davanti all'Hotel Everest dove si è regolarmente svolta la presentazione, organizzata dal mensile Ordine Futuro, vicino a Forza Nuova, del libro Il Campo dei Santi di Jean Raspail, edito dalle edizioni di Ar, come ci racconta, con un interessante articolo, il quotidiano Il Dolimiti.
Articolo che riportiamo per intero.




Troppo sangue versato per lasciare spazio ai fascisti”, da una parte. “Venite avanti, chiacchieroni. Io ho qui i poliziotti”, dall’altra. Anarchici e militanti di estrema destra si sono fronteggiati a distanza davanti all’hotel Everest a Trento, dove gli antagonisti hanno dato vita a un presidio per disturbare la presentazione del libro “Il Campo dei Santi” di Jean Raspail. Edito nel 1973, è diventato un manifesto contro l’immigrazione.
L’illustrazione del libro, spostata all’Everest dopo il rifiuto del Comune di concedere la Sala Falconetto, ha fornito l’occasione per un incontro a distanza tra i due gruppi di opposta fede politica. Gli anarchici si sono trovati alle 18.30 nel parco di piazza Cantore, a Cristo Re, e verso le 20, ora della presentazione, si sono mossi verso l’albergo. Una quindicina i manifestanti, alcuni a volto coperto, dietro lo striscione “Ancora partigiani, ancora banditi, la resistenza continua”. All’entrata dell’hotel i partecipanti all’incontro e gli attivisti di Forza nuova, i cui scritti sono promossi da Ordine futuro, che è anche l’editore del volume. In mezzo un corposo numero di agenti delle forze dell’ordine, fra poliziotti e carabinieri in assetto di ordine pubblico, coordinati dal vicequestore Salvatore Ascione.
Il dirigente di polizia ha fermato Luca Castellini, coordinatore Nordest di Forza nuova, che ha cercato di avvicinarsi agli anarchici protestando per l’azione di disturbo. Dagli anarchici fumogeni e interventi con il megafono. I manifestanti hanno messo in collegamento gli attentati contro i profughi di Soraga, Lavarone e Roncone, che a loro avviso sarebbero alimentati “dalla propaganda di gruppi neofascisti, nell’evidente intento di depoliticizzare la benzina razzista”.
A parte gli attacchi verbali e la tensione, non ci sono stati contatti tra i due gruppi, comunque divisi dal cordone delle forze dell’ordine. Verso le 20.30 gli anarchici hanno iniziato a rientrare ed è iniziata la conferenza.

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