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Matteoli: il Msi fu un modello e alla fine andammo al governo con quel simbolo

( Antonio Mazzella) Nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 aprile si è conclusa, con un interessante convegno dibattito, presso la sala convegni della Fondazione Alleanza Nazionale, a Roma, in via della Scrofa, la mostra intitolata Nostalgia dell'avvenire sui 70 anni di vita del Movimento Sociale Italiano, principale partito di destra presente nel complesso e variegato panorama politico italiano.
L'obiettivo della mostra, secondo Marcello Veneziani, era quello di far ritrovare un po' tutti in questa casa comune dalle quale si era partiti, il luogo dove poter confrontare, con la massima libertà e serenità opinioni diverse, è stato pienamente raggiunto.
Nell'ultimo convegno organizzato dalla Fondazione Alleanza Nazionale ci sono stati diversi ed interessanti interventi, per fortuna non autoreferenziali, tra quelli ascoltati spicca quello dello storico esponente missino prima di An poi, ora deputato di Forza Italia, Altero Matteoli che ci viene raccontato, grazie ad un interessante articolo, pubblicato da Il Secolo d'Italia organo della fondazione Alleanza Nazionale.
Articolo che riportiamo per intero.
Altero Matteoli ha preso la parola riallacciandosi a quanto detto da Maurizio Gasparri e cioè la capacità del Msi di essere anche scuola di democrazia. Perché si discuteva, si litigava, si arrivava a una sintesi e questa continua dialettica interna era utile a forgiare una classe dirigente motivata e preparata. Con una punta di nostalgia Matteoli ha ricordato con orgoglio la sua elezione al Parlamento nel 1983 con il simbolo della Fiamma. “Nel periodo di An – ha aggiunto – siamo stati un po’ inquinati dall’idea che i partiti non servivano più, che servivano solo i leader. Ma oggi, se dovessi fare una graduatoria sulle emergenza che funestano la vita italiana, al primo posto metterei la crisi dei partiti”. Matteoli si riferisce ovviamente ai partiti vecchio stile, quelli con una forte caratteristica identitaria. “Pensate solo – ha continuato – che oggi su 930 parlamentari 458 hanno cambiato gruppo. Un tempo questo non sarebbe accaduto”. Tra le battaglie memorabili del Msi, Matteoli ha ricordato quella lanciata da Almirante per la Repubblica presidenziale. Ha poi concluso osservando che il Msi è stata una fucina di idee e di contenuti, qualcosa di molto più ampio e complesso della sola rappresentazione della destra.

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