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Forconi e i Fratelli d'Italia: "Non accetto lezioni di tradimento..."

Ha destato stupore e polemiche la clamorosa decisione di Marco Forconi, il più noto leader della destra radicale abruzzese, di accettare la corte di Fratelli d'Italia. Forconi non è persona da mandarle a dire e ha chiarito sul suo profilo facebook chi può e chi non può criticarlo:
Non accetto lezioni di tradimento verso un ideale da parte di chi non ha mai conosciuto la repressione politica sulla propria pelle. Facebook consente a molti di passare per rivoluzionari, tuttavia la realtà è ben altra cosa. A meno che farsi bloccare un account su un social network per una svastica o frase sugli ebrei vi consenta di attribuire a voi stessi un patentino dannunziano o guevarista, io credo fermamente che molti, moltissimi fra coloro che si reputano fascisti debbano avere il coraggio di abbandonare la propria visione talebana e tornare seriamente a studiare l'ascesa e l'affermazione della "più audace, più originale e più mediterranea ed europea delle idee" (cit.). Da Uomini come Ciavardini e Concutelli dal teatino Gianfranco La Valle o alcuni camerati teramani posso accettare critiche e ammonimenti, addirittura anche ingiustificati, da chi, quando tornerò alla Casa del Padre, è stato martire innocente, ma non da chi non ha mai versato una goccia di sangue in strada per forze dell'ordine o antagonismo o un euro nei tribunali per reati politici. Con immutata stima e rispetto per chi continua a lottare ed ingoiare rospi.

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