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Storace:sabato prossimo in piazza a Roma per la dignità e la sovranità nazionale

Francesco Storace, presidente del neonato Movimento Nazionale per la Sovranità nata dall'unione di due distinti movimenti Azione Nazionale guidata da Gianni Alemanno e la Destra, nell'editoriale intitolato Uniti come Ieri pubblicato su Il Giornale d'Italia lancia un appello all'unità delle forze politiche sovraniste in vista del corteo di sabato 25 marzo intitolato No a questa Europa, in occasione del sessantesimo anniversario del Trattato di Roma.
Editoriale che pubblichiamo per intero

Uniti come Ieri
di Francesco Storace
 


Era fantastico stare insieme, cantare con parole stupende e musica che ti prendeva il cuore. Era la comunità che sfilava per un obiettivo, per la lotta politica, per l'Italia. E mai come in questo momento riemerge l'antico dovere della compattezza, sapendo che il nemico e' oltreconfine, ma con troppi suoi alleati in Patria.
Al diavolo il politicamente corretto, con quel suo stridulo "mai nemici, ma solo avversari". Ma chi lo ha stabilito? Quella contro le euro-burocrazie che ci affamano e' una guerra vera e propria, il nemico sta lì.
Per questo lanciamo la sfida; per questo sabato prossimo saremo in piazza a Roma, rivolgendo il nostro appello a quanti sono stanchi di subire le vessazioni dell'Unione europea: non era questa Europa il sogno della nostra gioventù.
Certo, ci saranno le bandiere del Movimento nazionale per la sovranità, con quel bellissimo simbolo che piace a tutti e va a ruba nei primissimi gadget che abbiamo sfornato con le scarsissime risorse a disposizione. Ma non c'è il sigillo di un solo partito sulla manifestazione, al punto che la nostra sigla non compare neppure nei manifesti che circolano con le facce dei prepotenti che governano il Continente sulle pelle dei popoli e del diritto alla sovranità.
Polo sovranista, e' questa l'alleanza che vorremmo realizzare e siamo stati davvero contenti nell'apprendere che con noi sfilerà anche una nutrita delegazione di "Noi con Salvini". E saremmo felici se in piazza ci raggiungessero anche Giorgia Meloni con i suoi militanti di Fratelli d'Italia.
Ci saranno tanti rappresentanti di liste civiche; ci saranno le delegazioni delle categorie vessate da quest'Europa, basti pensare ai danni prodotti dalla Bolkestein.
Le nomenclature comunitarie hanno seminato paura per il futuro di tante generazioni, che non sanno come affrontare il domani. Per questo saremo tutti in piazza Santa Maria Maggiore, alle 15 di sabato prossimo, a raccontare la nuova storia di comunità di uomini liberi che non intendono farsi mettere ancora le mani al collo da chi staziona in permanenza a Bruxelles e Francoforte per bastonare ulteriormente chi non ce la fa più.
In queste giornate stiamo percorrendo, con la nostra classe dirigente, l'Italia in lungo e largo, in aereo come in treno o in automobile, pur di far sentire a tutti il dovere della massiccia mobilitazione. Quasi ovunque, il messaggio sta raccogliendo significative e massicce adesioni; quest'ultima settimana, con la conferenza stampa che il segretario del Movimento, Alemanno, terra' domani a Montecitorio, ci saranno ulteriori adesioni alla nostra battaglia politica e praticamente saremo certi, finalmente, che da ogni parte d'Italia ci si unirà al corteo.
Vi aspetteremo tutti con rispetto ed emozione, ben determinati a combattere assieme, ciascuno fianco a fianco dell'altro, la battaglia per restituire dignità ad una Nazione a cui hanno sottratto la sovranità. Si', serriamo le fila, oggi come ieri, e mettiamoci in marcia, per far sentire la voce di chi lavora ed è stanco di subire prepotenze. Noi non ci stiamo a rassegnarci.

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