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Il saluto romano di Carminati (che non c'è stato) e la testimonianza di Buzzi che lo scagiona

Ma quale saluto romano. L'avvocato Bruno Naso respinge l'accusa: Massimo Carminati stava semplicemente salutando un coimputato, Riccardo Brugia e non facendo il saluto romano, come appare in un fermo immagine di un servizio televisivo che ha innescato una nuova indagine a suo carico. La notizia è stata diffusa ieri.
. Il presidente della X sezione penale del Tribunale di Roma, Rosanna Ianniello, davanti al quale è in corso il processo Mafia Capitale, ha disposto l'invio alla Procura del video dell'udienza dell'8 marzo scorso durante la quale Massimo Carminati, in collegamento da Parma, ha rivolto un saluto romano alla telecamera (vedi il fermo immagine nel servizio di Rai news). Le immagini sono state trasmesse oggi nel corso dell'udienza nell'aula bunker di Rebibbia. Il tribunale invita la Procura a verificare se ci siano condotte penali nell'atteggiamento tenuto dall'ex Nar e in particolare se vi siano i profili tali da potere contestare il reato di apologia del fascismo.
Ma la sostanza è ben altra, anche se fatica a trovare lo spazio della ribalta in una sceneggiatura molto serrata. Nella stessa udienza del presunto saluto romano, infatti, ha deposto Salvatore Buzzi, dichiarando,tra le tante altre cose, che Carminati non era suo socio nelle cooperative dati gestite e che il suo apporto era marginale. Cosa che è del tutto evidente a chi ha letto approfonditamente le carte processuali ma che è ovviamente occultata dalla narrazione dominante

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