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Napoli, commemorazione foibe, scontro tra fratelli d'Italia e sindaco De Magistris

Anche a Napoli, come in molte città d'Italia, in occasione della giornata del ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani dalmati e fiumani alla fine della seconda guerra mondiale c'è stata una manifestazione in ricordo di questa immane tragedia.
Infatti Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale ha ricordato i martiri delle foibe,un momento triste per la storia del nostro paese che, a distanza di settanta ani porta ancora dietro di sé uno strascico di polemiche, che anche a Napoli, come purtroppo in altre città italiane non sono mancate.
Infatti Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale ha duramente polemizzato con il sindaco De Magistris per la mancata concessione della sala Cirillo, nella sede della Città Metropolitana, per la commemorazione delle vittime.
L'ex vice presidente della provincia di Napoli Luigi Rispoli, storico esponente missino, ora esponente di punta del partito guidato da Giorgia Meloni afferma: avevamo chiesto al sindaco Luigi De Magistris l'utilizzo della sala Cirillo per la commemorazione delle vittime, ma ci è stata negata per non meglio precisate ragioni istituzionali.
Evidentemente al sindaco De Magistris non interessa, conclude l'esponente di Fratelli d'Italia ricordare una strage che ha riguardato migliaia di italiani.
Anche senza la concessione della sala Cirillo, il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia ha ricordato le vittime delle foibe con una manifestazione nella centralissima Piazza dei Martiri.
Il senso di questa iniziativa ci viene spiegato da Marta Schifone, vice portavoce cittadino del partito guidato da Giorgia Meloni, con una breve note, che pubblichiamo per intero.
«Oggi abbiamo commemorato i martiri delle foibe massacrati e poi gettati nelle foibe dai comunisti di Tito. La sola colpa delle circa 20.000 vittime di questa barbarie era quella di essere italiani. Noi crediamo che la politica sia testimonianza e siamo qui per ricordare che c’è una Italia che lotta per mantenere una memoria condivisa. Qui a Napoli ci sono moltissimi rappresentanti della comunità Giuliana esule ed è importante ricordare questa tragedia in una città che è il simbolo palpitante dell’emigrazione. Tutto questo mentre de Magistris nega una sala per commemorare degnamente i martiri delle foibe. Un ostruzionismo che, ovviamente, non ci fermerà ma che, anzi, ci spinge ad andare avanti con decisione ancora maggiore sulla strada della verità».



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