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CasaPound condanna lo sciacallaggio referendario del PD sulla sciagura ferroviaria del 12 luglio

(G.p)Il 12 luglio del 2016 nell'agro tra le stazioni di Andria e Corato avvenne un incidente ferroviario che causò la morte di 23 persone ed il ferimento di molti altri passeggeri ed è ricordato come il più grave disastro ferroviario mai avvenuto sul territorio pugliese.
Il locale comitato per il Si al referendum costituzionale, composto per lo più da esponenti del Partito Democratico,previsto per domenica 4 dicembre ha pensato di organizzare una campagna pubblicitaria riportante il testo : "Con il si investi in ferrovie più sicure.
Una campagna pubblicitaria che ha scatenato le polemiche da parte di Casa Pound come ci ricorda, con un interessante articolo, il quotidiano on line Andria Viva. Articolo che riportiamo per intero.




Forte protesta di CasaPound Italia ad Andria e Barletta, dopo che il comitato per il "Sì" del PD ha divulgato una campagna pubblicitaria riportante il testo "Con il Sì investi in ferrovie più sicure".
"Il Pd ha dato vita ad una propaganda politica spregevole che assume i connotati dello sciacallaggio sugli animi dei cittadini andriesi, promettendo che la vittoria referendaria del Sì comporterebbe delle ferrovie più sicure, in un territorio ancora ferito dal tragico incidente dello scorso 12 luglio", dichiara Andrea Cortellino, referente locale di Cpi. "Non è possibile che il Governo - continua il referente di Cpi - per anni latitante nel controllo e nello sviluppo delle ferrovie locali, proprio ora, alla vigilia del voto del 4 dicembre, utilizzi una campagna così meschina per attrarre voti".
"Ancora oggi sulle ferrovie locali pendono pesanti disservizi e, mentre le richieste di impegno serio vengono disattese, cosa fa Renzi con il suo gruppo elettorale? Cavalca il dolore delle famiglie di Andria e delle altre città che hanno avuto vittime nella tragedia ferroviaria del 12 luglio, per mendicare voti. In qualità di referente Cpi per la BAT - conclude Cortellino - invito tutti i cittadini a mandare via questo Governo votando No all'appuntamento referendario del prossimo 4 dicembre: chi non ha rispetto del dolore e lo mercifica, non merita di rappresentarci".

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