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Achille Lollo, dal rogo di Primavalle al giornale pro-grillini


(G.p)Nella notte del 16 aprile 1973, nel popoloso e popolare quartiere romano di Primavalle, assassini subdoli e vigliacchi appiccarono il fuoco alla porta dell'abitazione di Mario Mattei, di professione netturbino, colpevole di essere il segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. I suoi figli, Stefano, di anni 22 e Virgiliodi anni 8 morirono bruciati vivi. I responsabili Achille Lollo e Marino Grillo riparano all'estero per sottrarsi alla giustizia mentre Marino Clavo è ancora oggi irreperibile.
Achille Lollo, ora scrive scrive per l'antidiplomatico.it un giornale on line politicamente affine al movimento cinque stelle che strizza l'occhio alla Russia di Vladimir Putin come ci racconta, con un interessante articolo,pubblicato su Il Giornale,  il collega Francesco Curridori 





A volte ritornano e nel modo più imprevisto. Achille Lollo, attivista di Potere Operaio e uno degli autori del rogo di Primavalle, ora collabora indirettamente per i Cinquestelle.
Secondo quanto rivela Jacopo Iacoboni de La Stampa l'ex militante della sinistra extraparlamentare, è uno dei collaboratori del giornale online Lantidiplomatico.it, testata registrata a nome di Alessandro Bianchi, stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, con un passato nella sinistra radicale romana e, ora, usato dai Cinque Stelle per la commissione esteri della Camera. Bianchi avrebbe deciso di sfruttare le sue competenze in politica estera per fondare un giornale che strizza l'occhio alla Russia di Putin.
Nella biografia che compare sull’Antidiplomatico, Lollo viene presentato come "corrispondente di Brasil de Fato in Italia, curatore del programma TV “Quadrante Informativo” e colonnista del “Correio da Cidadania”. Bianchi, in un altro punto, aggiunge: "È stato direttore delle riviste Naçao Brasil e Conjuntura Internacional". L’ex militante di Potere Operaio è stato prima latitante per 10 anni in Angola e, poi, per 18 in Brasile per sfuggire alla condanna per il rogo di Primavalle del 1973 appiccato alla casa della famiglia Mattei in cui morirono un bambino di 10 e un ragazzo di 22, figli del segretario della sezione missina di quel quartiere della Capitale. Oggi Lollo, dopo esser sopraggiunta la prescrizione della pena, è un libero cittadino e svolge la professione giornalistica come se nulla fosse.

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