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Campobasso, no al referendum: il benvenuto di Casa Pound al ministro Boschi

Fai come Casa Pound : al referendum vota no. Questo è il testo di uno striscione affisso a Campobasso in occasione dell'arrivo in città del ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi relatrice ad un convegno organizzato dai sostenitori molisani del Si. 
D'altronde fu lo stesso ministro Boschi ad indicare Casa Pound come uno dei principali sostenitori delle ragioni del no e per questo motivo i militanti di Casa Pound hanno voluto ribadire la loro posizione in merito alla riforma costituzionale cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi domenica 4 dicembre.
Questa è la nota diffusa dall'ufficio stampa di Casa Pound.


La nostra opposizione a questa riforma è nel metodo e nel merito. Circa il metodo, pur non riconoscendoci nel culto laico della ‘costituzione più bella del mondo’ propagandato da alcuni riteniamo inaccettabile che a cambiare la carta costituzionale sia una maggioranza guidata da un premier non eletto, e sostenuta da due movimenti, l’NCD di Alfano e l’ALA di Verdini, costituiti da trasfughi per opportunismo dallo schieramento opposto e non presenti sulla scheda elettorale nel 2013. 
Circa il merito, riteniamo gravissimo che nella nuova versione dell’articolo 117 l’attività legislativa sia posta sotto il vincolo dell’Unione Europea, perché di diritto la sovranità nazionale sarebbe ceduta ad un’istituzione sovranazionale non eletta dagli italiani e che non persegue gli interessi degli italiani. Inoltre il prospettato nuovo Senato costituito da sindaci e consiglieri regionali costretti a spostarsi avanti ed indietro da Roma ben difficilmente potrebbe svolgere le proprie funzioni, e distoglierebbe i suoi membri dai loro compiti presso le loro sedi di elezione”.
“Pertanto – conclude CasaPound Italia – invitiamo la cittadinanza a fare esattamente come detto dal ministro Boschi votando NO proprio come CasaPound. Ed invitiamo anche gli esponenti molisani delle altre forze politiche che a livello nazionale hanno ufficialmente espresso la propria posizione per il NO, e che finora a livello locale si sono chiusi in un silenzio che potrebbe destare sospetti, a far sentire chiara la propria voce, se al pari nostro sinceramente convinti di questa presa di posizione”.

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