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Vilipendio a Napolitano, assolto in appello Storace: "Fatto bene a rinunciare a prescrizione"

(G.p) Francesco Storace, leader de la Destra è stato assolto dal reato di offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica in relazione alle dichiarazioni resi nel lontano ottobre del 2007 nei confronti dell'allora presidente Giorgio Napoletano. 
E' stato assolto perché il fatto non costituisce reato, come ha affermato la prima sezione della Corte di Appello di Roma.
Il quotidiano La Repubblica dedica all'assoluzione di Francesco Storace, un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.




Assoluzione "perchè il fatto non costituisce reato". Così la prima sezione penale della Corte d'appello di Roma ha assolto Francesco Storace dal reato di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica in relazione in relazione alle dichiarazioni rese il 13 ottobre del 2007 nei confronti dell'allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Ribadita l'offesa. Storace, subito dopo l'assoluzione, ribadisce l'offesa a Napolitano. "Assolto! L'indegno era quello che stava al Colle...", è il suo tweet a caldo. Poi, aggiunge: " Ho fatto bene a rinunciare alla prescrizione. Credo nella giustizia".

La condanna. Il 21 novembre 2014 Storace era stato condannato a sei mesi di reclusione, con sospensione della pena, per vilipendio del capo dello Stato. L'accusa di vilipendio era stata contestata a Storace per aver definito nell'ottobre del 2007 indegnò il presidente Giorgio Napolitano
nell'ambito di una polemica sulla fiducia concessa al governo Prodi. Tra l'altro venne chiamata in causa la senatrice a vita Rita Levi Moltalcini definita da Storace stampella del governo per aver dato voto favorevole alla fiducia.Ad autorizzare il procedimento penale fu il ministro della Giustizia
Clemente Mastella. Per quanto riguarda l'offesa successivamente ci fu un incontro tra Napolitano e Storace e le divergenze furono appianate. Commentando la condanna in primo grado Storace affermò: "Sono l'unico italiano condannato per questo reato".

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