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Bari, parcometri incappucciati: Casapound protesta per la sosta a pagamento al Libertà



(G.p) Parchimetri incappucciati e affissione di striscioni riportanti il testo “Basta strisce blu,basta pizzo”,"Basta strisce blu illegali" e "Boicotta le strisce blu", questa l’azione di Casa Pound Italia per protestare contro la zona a sosta regolamentata posta nel quartiere Libertà.
Azione che ci viene sapientemente raccontata dalla collega Francesca Russi con un interessante articolo pubblicato sulle pagine baresi del quotidiano Repubblica


Parcometri attivati e segnali stradali scoperti. Fra le proteste. Al via la zona a sosta regolamentata (Zsr) al quartiere Libertà di Bari. Nell'area compresa tra via Ravanas e via Trevisani, da corso Vittorio Veneto a corso Italia, e nel rettangolo che va da via Crisanzio fino a via Martiri d'Otranto (comprese via Petrelli e via Tenente Casale) la sosta diventa a pagamento nella fascia oraria 8.30-20.30. A eccezione dei residenti che sono in possesso dei pass.

Per protesta contro il provvedimento alcuni parcometri sono stati incappucciati da militanti di Casapound, il movimento di estrema destra, con alcune buste nere rendendo impossibile agli automobilisti inserire le monete per pagare il parcheggio. Dell'accaduto è stata informata l'Amtab, che con i vigili è intervenuta per rimuovere le coperture.

A disposizione, su strada, ci sono 1.371 posti auto. Sicuramente non sufficienti al fabbisogno di parcheggi dei residenti. Nella zona a forma di L, disegnata dal provvedimento di Zsr, sono stati conteggiati 3.793 nuclei abitativi e 394 attività economiche. Cifre molto più alte rispetto agli stalli disegnati sull'asfalto. Senza considerare che, spesso, le famiglie possiedono più di una vettura: dai dati statistici relativi al tasso di immatricolazione medio (numero di auto per abitante) e al numero di famiglie presenti nell'area interessata da questo primo ampliamento, si ritiene che il numero di auto dei residenti si attesti intorno alle 5.000 unità. Tant'è che di notte, secondo le stime del Comune, sono 400 le auto che rimangono in doppia fila.
Parcometri attivati e segnali stradali scoperti. Fra le proteste. Al via la zona a sosta regolamentata (Zsr) al quartiere Libertà di Bari. Nell'area compresa tra via Ravanas e via Trevisani, da corso Vittorio Veneto a corso Italia, e nel rettangolo che va da via Crisanzio fino a via Martiri d'Otranto (comprese via Petrelli e via Tenente Casale) la sosta diventa a pagamento nella fascia oraria 8.30-20.30. A eccezione dei residenti che sono in possesso dei pass.

Per protesta contro il provvedimento alcuni parcometri sono stati incappucciati da militanti di Casapound, il movimento di estrema destra, con alcune buste nere rendendo impossibile agli automobilisti inserire le monete per pagare il parcheggio. Dell'accaduto è stata informata l'Amtab, che con i vigili è intervenuta per rimuovere le coperture.

A disposizione, su strada, ci sono 1.371 posti auto. Sicuramente non sufficienti al fabbisogno di parcheggi dei residenti. Nella zona a forma di L, disegnata dal provvedimento di Zsr, sono stati conteggiati 3.793 nuclei abitativi e 394 attività economiche. Cifre molto più alte rispetto agli stalli disegnati sull'asfalto. Senza considerare che, spesso, le famiglie possiedono più di una vettura: dai dati statistici relativi al tasso di immatricolazione medio (numero di auto per abitante) e al numero di famiglie presenti nell'area interessata da questo primo ampliamento, si ritiene che il numero di auto dei residenti si attesti intorno alle 5.000 unità. Tant'è che di notte, secondo le stime del Comune, sono 400 le auto che rimangono in doppia fila.

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