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Marco Valle: oggi siamo tutti Casapound



(G.p) Un brutto episodio di violenza politica che condanniamo, senza se e senza ma, ha caratterizzato un tranquillo sabato romano. In via dell'Acqua bullicante era in corso un banchetto elettorale di Casa Pound organizzazione politica che sostiene la candidatura a sindaco di Simone Di Stefano.
Il banchetto elettorale è stato assaltato da alcune decine di esponenti dei centri sociali, armati di caschi e di bastoni. I militanti di Casa Pound, che stavano svolgendo normale attività politica di tipo elettorale erano in sei.  Un simpatizzante disabile ed un candidato sono stati trasportati dall'ambulanza.
Su questo brutto episodio di violenza politica è intervenuto con una nota, pubblicata sul sito destra. it   il giornalista e  lo scrittore Marco Valle, con una nota intitolata: "oggi siamo tutti Casapound" che pubblichiamo per intero. 


Ieri a Roma i rottami dei centri sociali (ma sociali de chè?) hanno assaltato un gazebo di Casa Pound. Bastoni, pietre, chiavi inglesi contro volantini e idee. Il solito scenario. Sei ragazzi contro cinquanta scemi. Hanno resistito, hanno tenuto. Si sono difesi, hanno preso le botte, le hanno restituite. Non si lamentano, è il loro stile. Bravi.

A terra è rimasto un ferito. Grave. Molto grave. È un giovane disabile al 75 per cento. Una porcheria. Ma non fa notizia. Perchè? Il ragazzo frequenta Casa Pound, dunque è un disabile “cattivo”. Lui si poteva picchiare, massacrare. Forse ammazzare. Tanto è “solo” una “tartaruga”, più lenta delle altre, meno coriacea.

I giornali, le televisioni, i partiti hanno ignorato il fatto. Tanto chi se ne frega… Fosse successo il contrario? Se fossero stati cinquanta “neri” ad attaccare con le mazze e i bastoni sei ometti del Pd, magari ferendo per sbaglio una donna, un migrante, un disabile, o magari un bimbo, qualche titolino o titolone sarebbe comparso oppure no? Fate voi.
Oggi siamo tutti Casa Pound.

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