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Meloni chiama. Marchini: «No, grazie»


(G.p) Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, aspirante primo cittadino alle prossime elezioni comunali di Roma, al fine di riunificare tutto il centro destra sotto la sua guida propone il ruolo di vice sindaco ad Alfio Marchini ed il ruolo di city manager a Guido Bertolaso, ricevendo due secchi no, come ci racconta il collega Paolo Zappitelli con un interessante articolo pubblicato su il Tempo, storico quotidiano romano.




Non siamo interessati. A meno che non sia Giorgia Meloni a fare un passo indietro. Dal quartier generale di Alfio Marchini arriva un no secco alla proposta – lanciata dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli – di riunificare tutto il centrodestra sotto la guida della ex presidente della Camera, offrendo a Guido Bertolaso il ruolo di city manager e ad Alfio Marchini quello di vicesindaco. Una proposta che, per il momento, non scalda troppo neppure il cuore di Forza Italia. E soprattutto quello di Silvio Berlusconi, ancora profondamente amareggiato dalla scelta di Giorgia Meloni di candidarsi dopo aver sottoposto l’ex capo della Protezione civile al responso dei gazebo. Ma ragioni politiche potrebbero ancora spingere il Cavaliere verso la leader di FdI e la Lega. Perché, anche se i sondaggi attuali non sono ancora molto attendibili, l’unione dei tre partiti potrebbe permettere ancora di compiere il «miracolo» di arrivare al ballottaggio. E questo sarebbe un motivo in più per Berlusconi che non vuole rischiare di arrivare con Forza Italia ultimo partito nel centrodestra alle elezioni romane. Ma c’è anche chi, tra gli «azzurri», è convinto che l’apertura di Fratelli d’Italia sia soltanto un gesto di paura, per evitare che sia una eventuale alleanza Bertolaso-Marchini a spingere invece Fratelli d’Italia e Lega a finire ultimi all’interno del centrodestra. Chi proprio non vuole assolutamente sentir parlare di alleanze con Giorgia Meloni è la lista civica di Alfio Marchini. Ieri il senatore Andrea Augello ha scritto un post durissimo sul suo profilo Facebook contro la proposta di Fratelli d’Italia: «Sono come bambini che giocano all'ufficio con i timbri e le penne del papà. Dopo aver insultato per un mese Marchini e dopo aver fatto di tutto prima per candidare Bertolaso, poi per scaricarlo sulle spalle di Berlusconi, gli eterni ragazzi di Fratelli d'Italia decidono di riabilitare l'ingegnere romano, da loro definito esponente dei poteri forti, Marxini, protagonista della pornofinanza, emissario di Renzi e non so più cos’altro, purché salvi la Meloni dal guaio in cui si é cacciata, accettando di sostenerla in cambio della carica di vicesindaco...». «Purtroppo per loro, il mondo degli adulti non funziona così – prosegue – Chi ha sbagliato deve metterci rimedio. Chiedendo scusa, ad esempio per aver insultato senza motivo persone che nulla avevano fatto per meritare questo trattamento. Non lanciando stupidaggini e proposte arroganti sui giornali ma sedendosi intorno ad un tavolo con umiltà ricominciando da capo. Dichiarando in primis la propria disponibilità ad un passo indietro, prima di pretenderlo da altri. Su queste premesse si può ancora ricompattare un fronte in grado di stravincere. Ma é ora di mandare i bambini a nanna e di fare sul serio». Chi non si arrende alla «disgregazione» del centrodestra a Roma è Francesco Storace: «Nei prossimi giorni cercherò di avere colloqui sia con Marchini sia con Berlusconi, che hanno manifestato disponibilità al dialogo – ha spiegato ieri – La Meloni non si capisce se gradisce un colloquio, quando lo desidererà sono ben disposto a parlarci». «Vedo che siamo ancora ai fuochi artificiale – ha concluso – improvvisamente ho letto di questo interesse di Rampelli nei confronti di Marchini. Dice che potrebbe fare il vicesindaco della Meloni, uno sdoganamento effettiv
o».

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