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Assalto al gazebo di Salvini a Tor Pignattara, tensioni a Roma



(G.p)Non sono cominciate nel migliore dei modi possibile, le primarie leghiste per la scelta del primo cittadino della città eterna. Infatti pochi minuti dopo l'apertura dei banchietti a Tor Pignattara è scoppiato il caos. Il primo dei due assalti contro i gazebo della Lega. Una trentina di incappucciati hanno distrutto tavoli, portato via bandiere e schede elettorali dal seggio. Il Tempo, storico quotidiano romano, con un interessante articolo, che proponiamo per intero, ci descrive l'assalto al gazebo leghista di Tor Pignattara ed il commento all'assalto da parte di Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega Nord per l'indipendenza della Padania.



Tensioni a Roma dopo l'aggressione agli attivisti di uno dei gazebi, quello a piazza Malatesta a Tor Pignattara, organizzati da Noi con Salvini per consultare i romani sulla scelta del candidato sindaco della Capitale. A denunciarlo è Augusto Caratelli, uno dei coordinatori romani di Noi con Salvini.

Il blitz degli attivisti "Circa un'ora fa i cittadini al gazebo sono stati aggrediti da una trentina di incappucciati che hanno distrutto bandiere e portato via delle schede - racconta - siamo riusciti a salvare l'urna perché la polizia è arrivata in pochi minuti e c'è stato un fuggi fuggi generale". "La situazione è molto tesa - prosegue - È estremamente grave: siamo indignati per il fatto che una consultazione così popolare e democratica, che sta avvenendo grazie a Salvini, venga trasformata in aggressione. Noi vogliamo cambiare Roma e l'affluenza è già molto alta".

La reazione "Roba da imbecilli, andrebbero ficcati in galera. Questi centri sociali andrebbero chiusi". Così Matteo Salvini commentando l'assalto al gazebo della Lega ai microfoni di Roma ore 10 di Francesco Vergovich, in onda su Teleradiopiù

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