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Ritorna il Movimento Sociale Italiano : presentato il simbolo nella storica sede di via Ottaviano

(G.p)Il Movimento Sociale Italiano, con il suo simbolo, ritorna nell'agone politico italiano. A darne la notizia è l'attuale coordinatore nazionale l'ex deputato  Francesco Proietti Cosimi. Nella tarda mattinata di sabato, nella storica sede della destra romana in via Ottaviano 9 è stato presentato il simbolo che gli elettori italiani, potranno già trovare nelle prossime elezioni amministrative previste per il mese di giugno.
Il collega Pietro De Leo, dalle colonne de Il Tempo, storico quotidiano romano, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci descrive obiettivi e propositi del Msi, tra cui il nobile tentativo di riaggregazione della destra italiana divisa in mille rivoli.


La fiamma già svetta dalla carta di quei manifesti che, come da tradizione, giovani militanti hanno affisso negli ultimi giorni in giro per la Capitale. L’appuntamento è per oggi, a mezzogiorno, nella storica sede della destra romana in via Ottaviano numero 9. Torna il Movimento Sociale Italiano, e il simbolo verrà presentato dal suo attuale Coordinatore Nazionale, Francesco Proietti Cosimi, già deputato nella XV e XVI legislatura.

«Msi-Dn è un partito che ha sempre continuato ad esistere – spiega a Il Tempo - con il suo simbolo e i suoi iscritti, che ammontano a diverse migliaia». Dunque, quello di oggi, dalle parole di Proietti, vuole essere un rilancio su scala nazionale. «Ci prepariamo ad affrontare la prossima scadenza delle amministrative, dove ci presenteremo nelle città maggiori, da Roma, ovviamente, fino a Napoli, Bologna, Milano e Torino. Ma correremo anche nei centri più piccoli».

Lo scopo complessivo dell’iniziativa, evidenzia Proietti Cosimi, è quello di aggregare il mondo della destra, perché «la guerra tra poveri non conviene. Il Msi-Dn è sempre stato un ambiente coeso. La prima scissione, infatti, fu quella di Rauti che avvenne proprio quando si passò ad Alleanza Nazionale». Complicato, comunque, il quadro in cui il rilancio del Msi si andrà a collocare. Il pensiero va subito a Fratelli d’Italia. «Certo – osserva Proietti Cosimi - Giorgia Meloni fa la sua politica. Però io sono convinto che per fare il centrodestra, prima occorra rifare la destra, e al momento non c’è, e non mi pare sia rappresentata da Fratelli d’Italia».

Salvini non può essere un interlocutore? «Ha fatto una grande operazione di marketing - dice - che, specie nella sfera di Noi con Salvini, ha attirato tante persone di destra. Ma solo perché al momento mancano dei punti di riferimento».

Un punto qualificante dell’azione politica del Movimento Sociale sarà la promozione delle primarie per il candidato sindaco a Roma. Appuntamento in vista del quale scalda già i muscoli Alfredo Iorio, leader del Trifoglio e responsabile della sede di via Ottaviano 9, che oggi ospita il ritorno del Movimento Sociale. «Siamo orgogliosi, e molto, di farlo. Vogliamo essere una specie di "motore di ricerca", per aggregare tutto ciò che opera e si impegna nel mondo della destra. E partire da Via Ottaviano, luogo che sta nel cuore di tutti i militanti romani e non solo, è molto significativo».

Quanto al prossimo appuntamento elettorale a Roma, Iorio non si sbilancia su nomi o ipotesi che girano in questi giorni, nell’area di centrodestra, e spiega come «l’interlocutore per me è Francesco Storace, che ha chiesto coraggiosamente le primarie. È l’unica figura con cui credo si possa ricostruire la destra». L’impressione, comunque, è che da domani si voglia rimettere in moto un laboratorio di iniziative. E i motori del Msi, spiega sempre Proietti Cosimi, stanno già cominciando a girare per il prossimo evento: «una manifestazione al Cinema Adriano, luogo storico di mobilitazione».

C’è già una data approssimativa, il 28 febbraio, ricorrenza della morte di Mikis Mantakas, il militante del Fronte della Gioventù ucciso proprio all’ingresso della sede di Via Ottaviano nel 1975. Seguiranno, anticipa ancora Proietti, iniziative sul territorio, come banchetti e raccolte fondi per la campagna elettorale. «Ci sono molte persone che vogliono darci una mano. È ora di tornare tra la gente e poi vediamo quello che succede».

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