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Sì di Storace e Casapound Il «blocco» sarà neroverde


(Gp) La tre giorni di disobbedienza promossa per il 6/7/8/ novembre dal leader della Lega Nord, il felpato Matteo Salvini, giorno dopo giorno, conquista nuove adesioni. Dopo il convinto si  di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale arrivano altre due adesioni importanti: quelle de la Destra di Francesco Storace e di Casa Pound.
Il collega Antonio Rapisarda, sul quotidiano Il Tempo, nella sua versione on line, sapientemente descrive la nascita di un blocco nero verde che ha come minimo comune denominatore l'opposizione al governo Renzi ed a ogni ipotesi di nuovo patto del Nazareno.

IL FUTURO DEL CENTRODESTRA

Sì di Storace e Casapound Il «blocco» sarà neroverde

Dopo la Meloni tutta la destra si ricompatta con la Lega Salvini pressa Silvio: «Gli spiegherò la protesta e ci sarà




La tre giorni di «disobbedienza» promossa per novembre da Matteo Salvini acquista - dopo l’endorsement di Giorgia Meloni - altre due adesioni di peso: quelle de La Destra e di CasaPound. Francesco Storace, dalle colonne del Giornale d’Italia , si dice soddisfatto dell’adesione di Fratelli d’Italia, funzionale a «superare i vorrei ma non posso del centrodestra». Il leader de La Destra ha rilanciato chiedendo a Salvini di convocare «per settembre una riunione aperta ai partiti del centrodestra per organizzare la protesta» aggiungendo poi un particolare rivolto a tutto il centrodestra: «Chi parte per primo contro questo governo va incoraggiato e non ostacolato. E chi se ne frega della leadership. Se uno se la guadagna sul campo onore al merito». Anche Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, ha raccolto l’appello di Salvini: «Molti mi chiedono se aderiremo alla mobilitazione indetta il 6/7/8 Novembre da Matteo Salvini. Assolutamente sì. Il governo Renzi sta uccidendo la nazione e l’obiettivo di farlo cadere è prioritario. Noi ci siamo e ci saremo. Sempre in prima linea».
Sembra, dunque, che il cosiddetto fronte nero-verde, dopo aver dato l’impressione di dividersi prima dell’estate e dopo la querelle sul caso Buttafuoco, stia trovando un minimo comun denominatore nell’opposizione a Renzi e a ogni ipotesi di nuovo Nazareno. Il leader leghista, da parte sua, conferma di essere intenzionato ad allargare sempre di più il fronte e, dopo aver invitato in piazza anche i grillini (catechizzati a rifiutare dal guru Casaleggio), sembra intenzionato a recuperare Forza Italia e, soprattutto, Silvio Berlusconi. Si attende la data di un faccia a faccia tra i due, nel quale Salvini sembra intenzionato a convincere il Cav ad aderire alla sua serrata. «Sentirò Berlusconi, gli spiegherò il progetto e sono sicuro che aderirà - ha spiegato il capo del Carroccio - qua il problema dell’Italia è mandare a casa un governo non eletto, incapace e pericoloso. E quindi noi mettiamo a disposizione di 60 milioni di italiani la possibilità di dire "io ci sono"».
 
di Antonio Rapisarda

1 commento:

  1. dall'estremo centro alto, i ca$$apoundini mi sembra siano caduti veramente in basso! comunque auguri!

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