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Napoli, scontri alla presentazione di ‘Noi con Salvini’

Una cinquantina di manifestanti aderenti ai centri sociali ed ai collettivi studenteschi ha tentato di impedire la conferenza stampa del neonato comitato provinciale partenopeo di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega Nord.

I manifestanti hanno tentato, maldestramente, di forzare il blocco delle forze dell'ordine a presidio dell'albergo del centro storico di Napoli dove si svolgeva la manifestazione leghista.
La tensione è cresciuta quando gli antagonisti hanno cercato di forzare le transenne ed hanno iniziato a scandire slogan contro la Lega, il suo leader maximo Salvini e Bossi lanciando uova.
E' stato esposto uno striscione, di chiaro stampo sudista con la scritta Noi con Partenope voi Con Salvini.

Ci sono stati attimi di tensione quando i manifestanti anti leghisti hanno fronteggiato le forze dell'ordine che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.
Mentre succedeva tutto questo Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di Noi Con Salvini a Napoli presentava alla stampa ed all'opinione pubblica il neonato coordinamento provinciale, dichiarando : vogliamo parlare a tutti i napoletani, per ripartire dai territori, in particolare a chi vuole cambiare questa città e non a chi è parte del problema con la sua rassegnazione.
Noi con Salvini, precisa Cantalamessa, non è la Lega Nord ma nasce da un partito che ha fatto della difesa del territorio la sua ragione d'essere.


Il nostro obiettivo, continua Cantalamessa, è quello di dare voce ai territori. Siamo organizzati in maniera forte e capillare. Referenti per ogni comune e macro aree, consulte costituite per aree tematiche per valorizzare competenze e presentare proposte concrete. Siamo in tanti, professionisti, lavoratori,  ma anche gente comune che non cede alla rassegnazione”.
Stiamo lavorando da tempo per le prossime elezioni amministrative, in primis sul programma  lache è pronto al novanta percento, non ancora sul candidato. Napoli ha bisogno di risposte e noi ragioneremo con chi sposerà il nostro programma e le nostre soluzioni. Salvini si affida a noi per un progetto storico. Saremo in prima linea per ridare a Parthenope il ruolo di protagonista

Nell'organigramma del neonato coordinamento provinciale di Noi con Salvini,  possiamo ammirare la presenza di storici militanti della destra partenopea come Giuseppe Navarro, militante del Fronte della Gioventù verso la fine degli anni 70, Dario Renzullo, figlio di Claudio, già consigliere comunale a Napoli ai tempi del Movimento Sociale Italiano divenuto poi Alleanza Nazionale ma anche persone provenienti da un'altra area politica come l'avvocato Diego Militerni, candidato alle scorse elezioni regionali, con scarsi risultati, nelle file dei montiani dei Popolari per l'Italia, in passato candidato alle politiche nelle file del movimento Grande Sud del leader autonomista siciliano Gianfranco Micicchè



1 commento:

  1. Tra le mille ipocrisie di sinistra non manca quella della condanna della violenza. Che pero mettono in atto sistematicamente!
    Di recente abbiamo assistito a comunisti che si scagliano contro il carro funebre di Erich Priebke, sindacalisti assaltare le forze dell'ordine, gay aggredire fisicamente dei cittadini che manifestavano contro le "nuove forme di famiglia", Salvini fare il safari tra le scimmie imbizzarrite...ma quando si parla di violenza, e' sempre e soltanto "violenza fascista". C'e da riflettere sulla concezione di democrazia che hanno questi "demovratici", ed anche su molte, moltissime altre mistificazioni che mettono in atto.

    Quando pero' a spaccare vetri di negozi o aggredire verbalmente chi la pensa in modo diverso guarda caso sono sempre elementi di sinistra puntualmente avallati e difesi dall'intellighenzia italica. Il fatto e' che la condanna della violenza e la democrazia dovrebbero essere i valori forza di questa area di italioti, non certo quelli dei fascisti che riconoscono l'importanza della violenza e la fregatura democratica, eppure loro stessi sputano sui loro valori...e non disdegnando neppure di pulire il coltello sul nemico appunto coniando il nuovo falso concetto dekka "violenza fascista" dei centri sociali.

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