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Casale San Nicola, Castellino polemizza con Fratelli d'Italia: perché avete "cancellato" il reprobo di Militia

E' durata poco l'unità di lotta a Casale San Nicola. Mentre la frangia più becera dell'antifascisteria romana, Militant, insinua sospetti sui legami familiari tra il responsabile dell'ordine pubblico durante gli scontri e CasaPound (pur ammettendo che il figlio ha abbandonato la militanza da due anni), a sollevare il caso è uno dei promotori del presidio nel cortile dell'ex scuola Socrate, il "campo profughi italiani" che per primo ha sollevato il caso della struttura destinata ai richiedenti asilo. Un post sulla sua bacheca sottolinea infatti la mancata gestione unitaria delle "vittime della repressione" polemizzando con Fratelli d'Italia:

Riflessione del giorno:
perché sugli arresti di Casale di San Nicola
si parla di un solo eroe nazionale? Di un solo arrestato?
Gli arrestati sono 2!
Tra l'altro al secondo, al camerata STEFANO CARADONIO,
sono state confermate tutte le accuse ed è stato rinviato a processo
(SENZA UN BRICIOLO DI PROVA!),
quindi rimane vittima della repressione del sistema.
Perché è calato il silenzio su Stefano?
Stefano non merita la solidarietà?
Forse perché Stefano è scomodo
in quanto non allineato a partiti di sistema
e da sempre combatte contro i MANGANELLI DEL SISTEMA?
Perché non si scaglia contro gli sbirri
solo quando toccano i propri sodali?
Stefano in commissariato, in cella ed in tribunale,
così come tutti noi nel dare solidarietà,
non ha fatto distinzione di appartenenza.
Voi siete arrivati a tanto...
Avete perso un'altra occasione
per dimostrare di avere un briciolo di dignità.
Ma niente... SIETE DEGLI UOMINI PICCOLI.
NOI, CONTRARIAMENTE A VOI, CONTINUEREMO A DIRE
FORZA STEFANO, FORZA GIORGIO!
SIAMO DIFFERENTI.
PER NOI QUELLI CHE SI OPPONGONO AI MANGANELLI
SONO TUTTI FRATELLI.... non d'Italia, ma di LOTTA!

Giuliano Lpg

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