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Il camerata De Leo: dai 5 stelle alla lista De Luca, passando per il Fronte Nazionale di Tilgher

di Giuseppe Parente
Che le prossime elezioni regionali del 31 maggio si siano trasformate, per magia,  in prove tecniche per la nascita di un ipotetico partito della Nazione non vi è dubbio alcuno. Che il sistema elettorale preveda un turno unico, in virtù del quale risulta eletto governatore chi ottiene il maggior numero dei consensi per cui le principali coalizioni di centro destra e centro sinistra, al fine di conquistare il maggior numero di voti, siano costrette a creare quante più liste possibile, candidando davvero chiunque,  è un dato oggettivo assodato.
Che il candidato governatore per il centro sinistra in regione Campania, l’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca sia arrivato a imbarcare pezzi di politica e società civile fino a ieri distanti anni luce sia dal Partito Democratico sia dal centro sinistra, lo raccontano le cronache di questi ultimi giorni, basta semplicemente leggere la composizione delle 10 liste che lo sostengono.
  Il giorno successivo alla presentazione delle liste, i cercatori di impresentabili hanno ricordato all’opinione pubblica, la candidatura nella lista “Campania in rete con De Luca (lista che teoricamente dovrebbe rappresentare la società civile) di Carlo Aveta, consigliere regionale uscente, eletto cinque anni fa nella lista de la Destra di Francesco Storace.
Una scelta che ai più potrebbe sembrare eccessiva per non dire contro natura, ma frutto di una riflessione personale e di vita come ha tenuto a sottolineare lo stesso Aveta.
 Una riflessione che lo ha portato anni luce lontano rispetto ai suoi precedenti convincimenti ideali e politici, tipici di un militante del vecchio Movimento Sociale Italiano, poi divenuto Alleanza Nazionale.
I cacciatori di impresentabili hanno inoltre ricordato che il consigliere Aveta è stato immortalato, in compagnia di 2 militanti del suo ex partito, davanti alla tomba dove riposano le spoglie mortali del duce Mussolini, in quel di Predappio, recuperando queste “preziose immagini” dalla pagina face book dell’esponente politico, recuperando  anche un post ,del 17 giugno 2014 dell’ex esponente storaciano, che commentava  una foto dove erano, in bella mostra, 3 omosessuali che si tenevano per mano nel corso di un gay pride con le seguenti parole :” si può dire in un paese libero e democratico questi mi fanno schifo?  Ma Carlo Aveta non è l’unico candidato “impresentabile” presente nelle liste civiche che sostengono le ambizioni di governatore regionale della Campania di Vincenzo De Luca.  Nel collegio di Napoli - segnala il Fatto Quotidiano - è candidato con Campania in rete, Vincenzo De Leo, proveniente dai ranghi del Movimento Cinque Stelle di Giugliano ma appena due mesi fa segretario cittadino di Casal di Principe, del Fronte Nazionale, nato da una scissione della Fiamma Tricolore nel settembre 1997 guidato da Adriano Tilgher, ex presidente di Avanguardia Nazionale. In qualità di segretario cittadino del Fronte Nazionale il 16 marzo 2015 ha partecipato ad una manifestazione in ricordo dei cinque uomini delle forze dell’ordine uccisi il 16 marzo del 1978 dalle Brigate Rosse, durante il sequestro di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. Una manifestazione davvero toccante, culminata con la deposizione di una corona di fiori ed il minuto di silenzio. Il video della commemorazione, presente fino a ieri seranella pagina facebook Casal Di Principe news, al momento di pubblicare questo post non è visibile
Inoltre nella lista il Sud con De Luca, composta dall’associazione identitaria meridionale Insorgenza Civile, dai Meridionali Democratici e dal Movimento Naturalista Italiano Pensionati e Consumatori è candidato Diego Manna, figlio dell’ex deputato missino Angelo Manna, giornalista e scrittore di libri di storia e di letteratura di stampo radicalmente antisabaudo, con particolare attenzione alla complessa e complicata realtà napoletana ed autore  di una famosa interpellanza per denunciare i  “crimini” del risorgimento italiano nei confronti delle popolazioni meridionali.  In un post sulla sua pagina face book Diego Manna, spiega  prima la sua convinta adesione al movimento identitario di Insorgenza Civile, poi la scelta di candidarsi al consiglio regionale della Campania per dare forza e voce a chi ha sete di verità. Questo è il testo del post:
Dopo una corte spietata dai vari Politicanti, ho deciso di aderire e sposare INSORGENZA CIVILE. Un movimento che ha sempre fatto Politica, lo stesso nasce nel anno 2007 come associazione culturale, nel 2009 si presenta alle provinciali come movimento politico e, nel 2010 fa un congresso al quale dichiara la trasformazione in movimento. Quindi decido di combattere al fianco di chi fa politica anche essendo un movimento pur non essendo un partito ., il quale ha lottato per la difesa e la rivalsa dei diritti a noi negati dal 1848 ad oggi !!! Destra sinistra o centro che sia, l'importante é combattere uniti per la rivalsa delle nostre terre e per le nostre verità nascoste ... Mi candido come consigliere regionale in Campania, per dar forza e voce a chi ha sete di verità e non di eresie continue. Il mio cognome e la mia determinazione non possono fare altro che mettercela tutta, io ci credo e tu ??? !!!

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