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Foibe, imboscata notturna contro i militanti di CasaPound. E a Lecce blitz per la rissa alla festa nazionale di settembre

TERNI - Piergiorgio Bonomi, responsabile umbro di CasaPound, denuncia dalla sua pagina Facebook, di aver subito un'aggressione, insieme ad altri militanti ternani. Bonomi, parla di un’imboscata, intorno a mezzanotte ed accusa di ciò “circa 30 esponenti della rete antifascista ternana”:
Questa notte è accaduto un fatto brutto per la nostra città. Non bastasse l'imbrattamento della via e la corona alle vittime delle foibe lanciata a fiume qualcuno ha pensato bene di "punirci" ( eravamo in 5 + una donna ) per il gesto di " ripulire " la targa e rimettere la corona con oltre 30 persone quasi tutte a volto coperto, fumogeni caschi e tanto altro. È andata bene, nessun ferito grave, certo non sarà un'imboscata a fermare la nostra voglia di lottare per una Terni migliore , dove non si rischia il linciaggio per difendere gli Italiani uccisi e avere un'idea non conforme. 
Nel pomeriggio lo stesso movimento neofascista aveva messo in atto una manifestazione in ricordo delle vittime delle Foibe.

LECCE - Sono dodici gli obblighi di dimora decisi dal giudice per le indagini preliminari  di Lecce Annalisa De Benedictis e notificati stamattina ad appartenenti a CasaPound e all'area anarchica antagonista, che sarebbero stati protagonisti della maxi rissa avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 settembre scorsi nel centro storico di Lecce. L'episodio avvenne alla vigilia della due giorni del raduno nazionale di CasaPound. Nell'occasione vennero coinvolte una settantina di persone che si scontrarono anche con colpi di pietre e di bottiglie.I militanti colpiti dall'ordinanza cautelare risiedono sia nel Leccese sia fuori provincia. Decisivi sono stati, ai fini dell'identificazione dei presunti responsabili, i filmati di alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso le fasi dello scontro tra i due gruppi antagonisti.

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