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La guerra trentina tra CasaPound e anarchici, ovvero quando i fatti diventano un optional per la stampa

TRENTO. Un duello rusticano, botte da orbi tra fazioni politicamente opposte. Una vera e propria disfida che ha trasformato la città in una sorta di ring in cui si sono affrontati con tanto di mazze e coltelli anarchici e simpatizzanti di Casa Pound. Uno scontro che l’altra notte è salito di livello. Un esempio perfetto di legge del taglione, una specie di primitiva vendetta degna del far west. Prima un’aggressione ai danni di uno studente di destra che ha riportato lesioni guaribili in 30 giorni e poi, nemmeno due ore dopo, l’immediata ritorsione con l’accoltellamento di un noto appartenente agli anarchici che nella notte si è presentato all’ospedale di Rovereto con una profonda ferita all’addome. Entrambi sono stati ricoverati. L’anarchico aveva perso molto sangue ed è stato operato nella notte.
A leggere le prime righe dell'articolo tu ti immagini una bella rissa tra due gruppi contrapposti. E invece niente, è soltanto colore, fuffa, cazzate. Perché in effetti si parla di due distinti episodi, separati nel tempo (due ore) e nello spazio (30 chilometri): ai margini di una festa di laurea, al circolo del tennis di Trento, un gruppo di compagni aggredisce un camerata isolato con cui (si ipotizza) avrebbe avuto un conto in sospeso. Segue il ferimento a distanza (spazio-temporale) dell'anarchico. Notte di follia così sobriamente descritta da altra testata web
Notte di ordinaria follia quella scorsa a Trento, in piazza Venezia, e Rovereto. Sono volate botte da orbi tra ragazzi appartenenti a fazioni politicamente opposte: anarchici e simpatizzanti di Casa Pound. Prima un'aggressione ai danni di uno studente di destra, accerchiato da una decina di persone incappucciate che lo hanno aggredito selvaggiamente. Poi, due ore dopo, l'immediata ritorsione con l'accoltellamento, a Rovereto, di un anarchico che si è presentato all'ospedale con una profonda ferita da taglio all'addome. 
Poiché però le opinioni separate dalla realtà si portano sempre, in rigorosa coerenza, il giornalista del Trentino-Corriere delle Alpi ne spara un'altra di cazzate: 
Secondo gli inquirenti, l’anarchico potrebbe essere rimasto vittima della vendetta dei simpatizzanti di destra. Oppure potrebbe essere stato accoltellato durante l’aggressione di piazza Venezia a Trento e potrebbe aver deciso di rivolgersi all’ospedale di Rovereto per non suscitare sospetti.
Se uno perde molto sangue perché dovrebbe aspettare due ore per andare in un altro ospedale a cui si arriva in 35 minuti (secondo Google Maps)? 

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