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La spinta propulsiva di Salvini mette in fibrillazione la Lega di governo e nasce l'asse Maroni-Tosi

Tutti i partiti sono in calo, tranne uno: la Lega Nord. È questo il quadro che emerge dall'ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani realizzato da Ixè per Agorà. La Lega, infatti, è l'unica formazione politica a registrare nell'ultima settimana un incremento dei consensi, seppur modesto (+0,4%). Il partito guidato da Matteo Salvini, oggi come oggi, riscuoterebbe alle urne l'8,4%. Calano il Partito Democratico (che comunque resta altissimo, al 39%) e il Movimento 5 Stelle (20%), mentre rimane costante Forza Italia (15%). Eppure in casa Lega si profilano nuove sfide e nuovi equilibri, sempre più chiari dopo l'appuntamento privato di ieri tra Tosi e i consiglieri della lista Maroni...

Questo ultimo episodio dà il destro a Marzio Brusini, cronista politico dell'Huffington Post, di ipotizzare una divaricazione nella Lega per il partito di lotta (Salvini) e quello di governo (Maroni-Tosi), tra la tentazione di portare avanti la sfida a Grillo sul suo terreno (contro l'euro e l'eurocrazia) e la necessità di mantenere saldo il legame con Berlusconi per tenere in sicurezza il governatorato lombsardo-veneto. Comunque Brusini propone questa analisi:

Tornando a Maroni, genera stupore vederlo nel ruolo di frondista. L'attuale segretario non esclude in nessun modo di poter essere lui il futuro leader del centrodestra, magari transitando prima nelle vesti di sindaco di Milano. Se Maroni scende in campo per Tosi è sintomo che qualcosa non va nel Carroccio. Di certo la decisione di Salvini di creare una segreteria politica da anteporre alla segreteria federale, di cui sia Maroni sia Tosi ne fanno parte, ha inciso in questa decisione. E anche una certa tiepidezza con cui Salvini commenta l'amministrazione lombarda, criticata per mancanza di iniziativa e scarsa comunicazione ai cittadini. Un tentativo di controbilanciare il potere crescente di Salvini, forte degli ultimi sondaggi che danno la Lega al 9% e il suo consenso personale al 15%, che cerca di ridimensionare la vecchia guardia maroniana dopo aver eliminato i bossiani.

1 commento:

  1. I democristi maledetti sono ovunque ... Anche nella Lega ....

    Mio padre mi diceva che in Italia i demo-cristiani ( democratici e cristiani , quindi il peggio del peggio della feccia liberal-democratica... ) non erano solo nella DC, nella balena bianca, ma erano infiltrati dappertutto.

    Aveva ragione : ci sono democristi infiltrati ovunque : dagli anarchici insurrezionalisti fino ai naziskin ....

    E' un "razza" particolare, tutta italiota, che non permette mai, ovunque si trovino, di portare a compimento un processo, un conflitto, una dialettica , uno scontro, un cambiamento radicale : ad un certo punto ed ovunque appaiono, per far si che nulla mai cambi ...

    Sarebbe forse prima necessario uccidere il democrstiano moderato che tutti abbiamo dentro ....

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