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Pavia, il saluto romano per ricordare un camerata ucciso non viola la legge Mancino

(umt) Continua l'altalena giudiziaria sulla configurazione penale del saluto romano. Valutando le specifiche circostanze, il giudice di Pavia ha deciso che il saluto a braccio destro teso e mano aperta non configura una violazione della legge Mancino, che punisce la diffusione e l'esaltazione delle idee razziste, se il gesto è fatto in occasione di una commemorazione funebre di un camerata morto. Diciotto militanti, tra cui l'ex segretario provinciale di Forza Nuova sono stati assolti per il "presente" a Emanuele Zilli del 2009. Bisognerà aspettare tre mesi per leggere le motivazioni. Intanto, per le consuete alchimie dei percorsi processuali tormentati il procedimento  per il rito commemorativo del 2008 è ancora in corso e vedrà alla sbarra una ventina di imputati ad aprile. 

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