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Tornano i missini in piazza a Roma e risorge il Comitato democratico per l'ordine pubblico

La manifestazione nazifascista di domani (oggi per chi legge) è una offesa ai valori costituzionali, una violenza alla città e un oltraggio alla sua popolazione.

La manifestazione del Movimento Sociale Europeo che si terrà domani a Roma non sarebbe dovuta essere autorizzata dalle autorità competenti. Le vie della Capitale, città Medaglia d’Oro per il Risorgimento e la Resistenza, saranno oltraggiate da simboli e icone di ideologie proprie di forme dittatoriali che hanno causato milioni di morti, odio e terrore. Non è solo un problema di ordine pubblico, ma di civiltà.
L’apologia di reato dei movimenti e delle forze politiche di estrema destra che hanno aderito al corteo è evidente sia nei progetti politici spesso eversivi, che nelle cronache recenti di aggressioni e intolleranze verso i cittadini democratici che si riconoscono nei valori della Costituzione. Il Coordinamento romano antifascista a difesa dell’ordine democratico e della Costituzione si rivolge ancora una volta a tutte le istituzioni democratiche affinché vigilino e perseguano qualsiasi apologia, e a tutta la popolazione perché recuperi una reale coscienza democratica e stigmatizzi con forza qualsiasi tentativo di resuscitare ciò che il 25 aprile del 1945 è già stato cancellato.
Roma, 9 novembre 2012
Coordinamento romano antifascista a difesa dell’ordine democratico e della Costituzione
ANPI-ANPPIA-FIAP-ANED-ANEI -IDV - PD- PdCI - PRC- PS- SEL- VERDI- CGIL- CISL-UIL- USB
(umt) Del comitato per la difesa dell'ordine  democratico e della Costituzione, a mia memoria, si erano perse le tracce agli inizi degli anni '80, quando era questa sigla  a convocare le manifestazioni popolari contro il terrorismo (che poi erano quasi sempre iniziative di apparati). già nel crepuscolo della Prima repubblica, infatti, in diversa misura Psi (con la virata socialista nazionale di Craxi) e Pci (con alcuni gesti di rispetto istituzionale impensabili negli anni '70) avevano messo la sordina sulla pregiudiziale antifascista. Ritrovare tutti uniti i sette partiti del centrosinistra è una cosa che fa bene al cuore di un nostalgico degli anni '70 quale io notoriamente sono. Eppure nella manifestazione odierna c'è qualcosa di diverso che dovrebbe inquietare di più il fronte ampio antifascista.
All'epoca i fascisti erano completamente isolati e potevano fare sponda al massimo su qualche figura isolata della destra democristiana. Il passaggio a destra di un filosofo marxista come Armando Plebe fece scalpore e nella sua unicità se ne parlò per anni.
Oggi invece il centro postdemocristiano e neomontiano prende le distanze dal Comitato antifascista mentrepartecipano al corteo spezzoni del centrodestra presenti nelle istituzioni  (l'onorevole Bonfigli del Gruppo misto ma ex-An, il capogruppo in Campidoglio della Destra, Rossin, con i gruppi storaciani della II e V municipalità, il consigliere comunale subentrato in questi giorni a Storace, Sabbatani Schiuma che ha dato vita al gruppo consiliare del Trifoglio, la lista promossa cinque anni fa da Alfredo Iorio, storico leader del dissenso postmissino a Prati).
E proprio da Piazza Risorgimento muoverà il corteo promosso dal Movimento sociale europeo, la sigla rilanciata da Giuliano Castellino, che punta ad accreditarsi come terza forza della destra radicale sulla piazza romana (intanto ha incassato l'adesione alla manifestazione della Fiamma di Romagnoli) ma che al tempo stesso coltiva l'ambizioso progetto di condizionare Storace e la Destra spingendoli in direzione movimentista, allo strappo da un centrodestra sempre più caotico e privo di centralità. E' esemplare, infatti, la replica del "giovane" leader tornato con entusiasmo alle pratiche attivistiche all'ex ministro e governatore del Lazio: “Il Giornale d’Italia diretto da Francesco Storace ha definito la nostra una manifestazione di destra radicale. Capiamo la confusione che regna nella Destra ‒ che da una parte elemosina qualche poltrona e dall’altra cerca di tenere buona una base anti-sistema ‒ ma sabato rinasce il Movimento Sociale: né di destra né di sinistra; euroribelle, rivolto al futuro, anti-liberista, solidarista, comunitarista e autonomista. Cose troppo rivoluzionarie per chi ancora si porta dietro Donna Assunta come fosse un trofeo. Dopo sabato ci saranno grandi novità. Chi tenta di marginalizzare la nostra azione politica ne rimarrà deluso. Per adesioni e contenuti siamo centrali e centrati nella lotta politica europea. Qualcuno pensi a proseguire la giusta battaglia altrimenti regali non ne facciamo e ne vedremo delle belle…

4 commenti:

  1. Curiosamente i webpaladini del white power, i redneck sdentati a difesa della razza, non si sono così indignati per le foto sugli attacchini colorati dei nazifasci del Mse...

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  2. "le foto sugli attacchini colorati dei nazifasci del Mse"

    Foto apparse dove?

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  3. Su facebook girano già da un po'... i duri e puri non hanno neeanche la forza militante per attaccare 4 manifesti e delegano a qualche immigrato pagato due lire...

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  4. http://24.media.tumblr.com/tumblr_mddktfWMwg1qe9nevo1_500.jpg

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