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Codreanu, i fondi regionali, Colosimo sr.: tiro incrociato sulla gabbianella Chiara

(umt) Il video di Mtv, che risale a due anni fa, rilanciato da Repubblica tv restituisce un ritratto efficace del nuovo capogruppo del Pdl alla Regione, Chiara Colosimo, la ventiseienne presidente laziale della Giovane Italia. E' subito partita la caccia grossa contro l'ex "cubista del Gilda" che ha fatto una rapida carriera politica alla scuola di Giorgio Meloni: dal circolo Garbatella di Azione Giovani - dove anche l'ex ministro aveva mosso i primi passi - a leader della maggioranza alla Pisana in pochi anni. Così oggi le viene chiesto conto di un murale dedicato in sezione a Codreanu davanti al quale si è fatta intervistare dal reporter della tv musicale. Pacifici non avendo nulla da ridire sulla Colosimo (da ragazzina ha vinto un viaggio premio ad Auschwitz per il miglior tema sulla Soah, un'esperienza che a suo dire le ha cambiato la vita) ribadisce che
«su Codreanu non ci sono dubbi: era un fanatico cattolico che propagandava una visione del Cristianesimo preconciliare che prevedeva una sudditanza anacronistica verso la religione ebraica (...) i movimenti a lui ispirati, che stanno prendendo piede in Romania, Ungheria e Grecia rappresentano un serio pericolo per la libertà e l'Europa».
Chiara Colosimo elegantemente glissa sull'ignoranza del leader degli ebrei romani (Codreanu era ortodosso, non cattolico) e replica: 

«Mi state facendo le pulci, eh? Ma io non ho alcuna difficoltà a condannare, 'senza se e senza ma' il nazismo e il fascismo. E Codreanu so che in quel disegno veniva esaltato per un suo libro che parlava della sua visione del Cristianesimo».
Cosa per altro che aveva già fatto in tempi non sospetti, stigmatizzando seccamente il gesto idiota di un dirigente crotonese della Giovane Italia che si era fatto fotografare davanti al Museo di via Tasso - che ricorda le vittime delle torture naziste - mentre faceva il saluto romano, una storia che anche Fascinazione ha raccontato:
«Non ho alcuna difficoltà a condannare il gesto, unendomi al coro di sdegno della comunità ebraica e sostenendo l'attività del Museo di Via Tasso. Sono nata nel 1986 non ho vissuto il fascismo e credo che sia assolutamente fuori luogo aprire una polemica di questo tipo oggi, tirando in ballo un movimento giovanile che parla e fa tutt'altro. L'idiozia del singolo va condannata, ma non usata a pretesto per screditare un mondo che non ha conti aperti con la storia »
A farle le pulci ci prova anche il Fatto, che tenta di tirarla in mezzo sull'Abbuffopoli romana:
L’ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, ora indagato per peculato, ai pm Alberto Caperna e Alberto Pioletti ha raccontato di aver consegnato alla giovane Colosimo circa 200mila euro prelevati dai fondi del gruppo regionale. Una parte di questi, circa 22mila euro, sarebbero stati utilizzati per pagare una società che aveva fornito il catering durante l’evento denominato “Notte di mezza estate” che il ministro Giorgia Meloni e il deputato Pdl Fabio Rampelli avevano organizzato all’Auditorium negli anni passati. Anche i soldi per rifocillare i partecipanti a quella serata in cui si discuteva di politica, sarebbero stati prelevati dalle casse del Pdl.
Beh, a vedere il video con gli interventi di Rampelli, Alfano e Meloni, è evidente che è uno dei rari casi in cui i fondi regionali sono stati utilizzati appropriatamente, avendo finanziato un'iniziativa politica che si svolge da dieci anni e a cui hanno partecipato molte centinaia di militanti dei "Gabbiani", la comunità politica (dallo stile moderatamente 'settario') di cui Chiara Colosimo fa parte. Un evento che quest'estate era dedicato al ricordo di Falcone e Borsellino (la manifestazione si è svolta il 14 luglio, pochi giorni prima del ventennale della strage di via D'Amelio) e che ha fatto da cassa di risonanza per la campagna "Ripartire da zero", la variante pidiellina del movimento dei rottamatori del Pd.L'Unità finisce col riconoscere che effettivamente la Colosimo rappresenta una discontinuità nella catastrofe politica dei "camerati attovagliati":

"La caduta del “sistema Lazio” potrebbe rappresentare una grande opportunità per una dei pochi ex An (finora) apparsi immuni da eccessive ingordigie, abitudini sfarzose e passato ingombrante. Il tutto se, ovviamente, l'anno zero del Pdl laziale non finirà subito. Con le dimissioni della governatrice azzoppata".

E così arriva il carico da dieci. "Giornalettismo" riesuma una vecchia polemica, da Santoro, tra Chiara Colosimo e Italo Bocchino e affonda il colpo:

"In fatto di moralità, sarebbe interessante conoscere il parere di Colosimo su quel parente [lo zio Paolo, che alcunie fonti sul web indicano erroneamente come il padre, ndb] coinvolto nell’inchiesta Fastweb: l’avvocato che ha ammesso di essere il collegamento tra il senatore Di Girolamo e gli imprenditori Mokbel e Pugliese. Paolo Colosimo si è costituito in Procura per le accuse di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata, minaccia per impedire l’esercizio del diritto di voto aggravata dal metodo mafioso e scambio elettorale aggravato da metodo mafioso".

Il mio parere, in proposito, è quello di Indro Montanelli: "Non ho mai conosciuto un moralista che non fosse una canaglia". 

6 commenti:

  1. Tutti questi ex(?)fascistelli che prestano giuramento alla religione olocaustica e che "fascisti non lo sono mai stati..." fanno solo anusea.
    Giovani o anziani, sono ributtanti, come ributtanti e già screditati sono la Polverini ed Alemanno.
    Ma se non erano fascisti cosa erano?
    Cattolici, classico refugium?
    Liberali, per carità!
    Nulla, come Fini?
    Figli di Nessuno?
    Ci facciano il piacere!
    Sono solo dei vigliacchi e dei falsari per opportunismo.
    Bisogna semplicemente imparare a disprezzarli o, meglio, ad ignorarli.
    Tanto fanno dichiarazioni fotocopia, regolarmente autenticate dal notaio Pacifici, grad'ufficiale del sionismo.

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  2. Nuovi emuli di Gianfranco Fini avanzano...fanno schifo!

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  3. Trovo semplicemente vergognoso questo rifiuto del passato, pieno di fulgidi esempi da rinnegare per compiacere alla Consorteria che controlla il pensiero a livello mondiale tramite un rete di 'pacifici' esponenti.
    Mi stupisce un pochino che, a proposito di Codreanu, si usi il termine 'ortodosso' in opposizione a quello di 'cristiano, e non invece di 'cattolico', più consono visto che gli ortodossi sono cristiani.
    Comunque non vedo di quale colpa si possa macchiare nell'avere un interesse di studio e conoscenza dell'opera e del pensiero di Codreanu. Come del resto, tra mille difficoltà, stanno cercando di fare gli studiosi del revisionismo.
    Chiaro che non piaccia a coloro che traggono vantaggi politici ed economici dai sensi di colpi istillati dalla 'religione olocaustica'.

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  4. Chiara Colosimo elegantemente glissa sull'ignoranza del leader degli ebrei romani (Codreanu era ortodosso, non cristiano)...

    Beata l'ignoranza, l'esser ortodosso non esclude l'esser cristiano...

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  5. Lo so benissimo, è un evidente lapsus ...
    Ti ringrazio per la segnalazione ma arrivi, per fortuna, tardi: ho già corretto ieri dopo mezz'ora, grazie alla puntuta osservazione di un appassionato elettore.
    E' quindi probabile che hai qualche problema di cache del browser e quindi ti conviene fare ogni tanto un refresh

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  6. http://andreacarancini.blogspot.it/2011/03/da-codreanu-alla-polverini-la-parabola.html

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