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Il caso #Freda. #Alicata vs. #Alemanno: il problema non è Nietzsche ma la bigotteria

Cristiana Alicata
(umt) La decisione francamente imbarazzante con cui il sindaco di Roma ha revocato l'autorizzazione all'uso di una sala del Campidoglio per la presentazione del volume "Queste le parole di Zarathustra" delle Edizioni Ar continua a fare discutere. A destra, ovviamente. Il Secolo d'Italia, diretto dall'onorevole De Angelis (che da ragazzo usava i volumi della casa editrice di Freda per le scuole quadri di Terza posizione: da "La battaglia di Berlino" di Goebbels al "Capo dei cuib" di Codreanu) ha scelto una linea ecumenica: da una parte intervista l'interdetto (l'assessore sotto accusa si è giustificato sdraiandosi sulla linea Scajola-Rutelli-Bossi: mica mi avevano detto che sarebbe intervenuto l'editore) dall'altra polemizza a sinistra, con questo corsivo:
Nice che dice? Bo bo...». Era il 1989 quando Adelmo Fomaciari, in arte Zucchero, cantava così dell'autore di "Così parlò Zarathustra". Un Nietzsche molto citato, molto equivocato, e poco letto. A suo modo quella citazione in una canzonetta destrutturava il racconto sul Nietzsche di destra e di sinistra. Quando le etichette sono funzionali ad appropriazioni indebite, infatti, si possono solo allargare le braccia. Consegnato al piccolo pensiero, il grande pensiero diventa addirittura infimo. Ora, si pensava che la querelle fosse ormai sopita e nascosta negli armadi dei pregiudizi. Invece no. C'è ancora chi, da sinistra, vorrebbe fornire l'interpretazione autentica dell'autore di "Ecce homo". E vorrebbe tenere lontani gli incolti "di destra" dalle sua pagine Una pretesa ridicola, come è ridicolo tentare di trascinare Nietzsche nelle risse da pollaio pre-elettorali della Capitale Pure una certa Cristiana Alicata, neanche possedesse l'autorevolezza di un Gilles Deleuze odi un Giorgio Colli, dall'alto del suo incarico di dirigente regionale del Pd impartisce la seguente lezione: «La cosa intollerabile di questa destra ignorante è vedere come, nel 2012, continua a considerare Nietzsche un riferimento culturale Se Alemanno leggesse le cose che Nietzsche diceva delle religioni in generale (che in confronto Marc era un frate cappuccino) lo bandirebbe da tutte le scuole della Capitale Invece quando andava a fare i raduni con i compari dell'anello gli hanno raccontato che Nietzsche è un figo di destra...». Frenare prego, c'è da restare interdetti dinanzi a tanta sapienza. Ma come diceva il «figo» Nietzsche a volte «le spiegazioni mistiche passano per profonde» ma «la verità è che non sono nemmeno superficiali»
Bersaglio polemico (e taglio) decisamente sbagliati: perché uno può non sapere che Cristiana è nipote di Mario, un bottaiano che non aspettò il 25 luglio per scoprirsi antifascista. Ma grazie a Google è facile accorgersi che una delle sue corde è proprio la questione della bigotteria. Insieme a Paola Concia, la deputata del Pd lesbica, non ha esitato a confrontarsi con i "ragazzi di Ezra" sul tema dei diritti delle persone, pur mantenendo ferma un dichiarato pregiudizio antifascista. E si sarebbe così scoperto perché oggi, nonostante condivida la sua decisione di revocare la sala, Alicata non si neghi lo sfizio di sfruculiare Alemanno:
In questi giorni [settembre-ottobre 2009, ndb] sento, come non mai, la frustrazione per i limiti della parola scritta ed è il motivo per cui cerco di coinvolgere quante più persone possibili negli incontri che si stanno susseguendo, in particolare a Roma, con ambienti di destra.
Cercherò di essere il più precisa possibile nella narrazione e chiedo scusa fin d’ora se non sarò esaustiva. Per prima cosa ficchiamoci in testa che la destra non è tutta uguale. Esiste una destra sociale e laica ed una destra che si richiama a valori cattolici in modo integralista. Per capirci: Gens Romana e Casa Pound sono laici, mentre Militia Christi e Forza Nuova no. I primi due sono per il riconoscimento delle coppie omosessuali (in un istituto simile al matrimonio civile in alcuno casi identico) per i secondi l’omosessualità è una piaga da combattere.
In queste settimane a Roma si è alzato un livello di tensione che ha ovviamente trovato la sua più comoda collocazione nei vecchi schemi di una volta: la cosiddetta strategia della tensione fasci contro compagni. Avere un nemico, brutto e cattivo è l’aspirazione migliore per chi voglia mantenere lo stato delle cose e tutti noi nell’ignoranza. Il caso di Casa Pound alla manifestazione del 24 settembre è stato emblematico. In qualche modo si individuava un unico nemico all’omofobia e tutti gli altri potevano dirsi non omofobi, ma noi sappiamo bene quanta omofobia ci sia nel Vicariato e nello stesso Alemanno che solo pochi giorni prima affermava che le coppie omosessuali non è detto vadano riconosciute. Purtroppo chi doveva essere preposto a specificare cosa è per noi omofobia non si è sollevato contro i poteri forti ed istituzionali omofobi molto più di Casa Pound, ma si è scagliato contro Casa Pound, contribuendo a far passare che l’omofobia è solo violenza. Cosa da aborrire secondo me.
Un pezzo sempre valido. Che è una bella lezione per una destra che rivendica di aver celebrato qualche solstizio in montagna ma anche, ahimè, per un'ampia fetta della mia sinistra.

1 commento:

  1. De Angelis che c'entra la sinistra in questa faccenda??? Nulla! Assolutamente nulla! Su Dai, basta sparare cazzate per mischiare le carte come al solito! Se avessi le palle attaccheresti frontalmente Alemanno ma non le hai, d'altra parte è dal '95 che in An prima e nel Pdl ora ti hanno dato l'incarico di abbindolare una certa fascia di destro radicali inconsapevoli tramite articoli ambigui sulla rivista Area e ora al Secolo d'Italia per non perdere del tutto il contatto con l'area socialnazionale!

    Filippo

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