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A #Torino l'occupazione #nonconforme si chiama Giulio Cesare ma è targata #Pdl

Sono passati mesi da quando la Giovane Italia ha provveduto nel cuore del tradizionale quartiere popolare torinese Barriera di Milano a scacciare dal "chiosco" dei giardini Montanaro, lasciato per anni in stato di abbandono, gli spacciatori e i vandali che lo occupavano, mettendolo in sicurezza.
Questo edificio, situato sulla direttrice di corso Giulio Cesare che unisce la periferia nord di Torino al centro della città e dimenticato nel degrado per anni dalla Circoscrizione, è ora occupato da un raggruppamento di associazioni che si occupano di aggregazione giovanile, mutua assistenza per anziani e disabili e solidarietà attiva ai Popoli in lotta.

Lo Spazio Sociale Giulio Cesare verrà ora utilizzato dalle associazioni no profit "Rompicapo", "Periferie al centro" e "Solidarite' Kosovo"  come base per iniziative di volontariato sociale, come la distribuzione di abiti per i più bisognosi, la donazione di alcool tester ai tanti ragazzi “del muretto” che affollano questo unico punto verde del quartiere per sensibilizzarli sui rischi della guida in stato di ebbrezza e la raccolta di beni di conforto per le comunità serbe del Kosovo, discriminate e perseguitate dallo stato-fantoccio nato dopo l’ultimo conflitto balcanico.
Purtroppo la Presidenza della Circoscrizione, preoccupata dal consenso raccolto già solo per aver riqualificato lo spazio da degrado e delinquenza da parte di associazioni non conformi estranee al solito circuito di amici/compagni, ha ripagato l'opera di rimozione di siringhe, cocci di bottiglia e graffiti con diversi tentativi di sgombero per mano della Polizia Municipale.
Anche a poche ore dalla conferenza stampa di presentazione dello Spazio Sociale Giulio Cesare sul posto interveniva una pattuglia che, riluttante di fronte alle assurde direttive ricevute, si ritirava senza ritentare alcuno sgombero.
L’occupazione del nuovo spazio sociale ha raccolto anche il sostegno di Maurizio Marrone, esponente dell’ala destra del Popolo della Libertà torinese e Coordinatore vicario del partito, e Roberto Tricarico, leader della corrente rottamatrice del Partito Democratico cittadino, entrambi Consiglieri Comunali, che hanno chiesto alla giunta un affidamento temporaneo della struttura.
Da oggi anche a Torino esiste una ONC, lo Spazio Sociale Giulio Cesare.
fonte: comunicato Spazio sociale Giulio Cesare

6 commenti:

  1. Prove di avvicinamento PDL - CASAPOUND oppure operazione mimetica per gabbare giovani non conformi ??

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  2. Per Dubbioso
    Nessuna delle due. E questo senza polemiche di sorta.
    Lo Spazio Sociale Giulio Cesare nasce come esperimento di riqualificazione sociale tramite pratiche di azione diretta ed in quanto esperimento è in costante divenire. Sul "gabbare" non penso ci sia da essere dubbiosi, l'occupazione di cui si sta parlando è un unicum nel nord Italia (ed è caso raro non solo nell'area non conforme ma anche tra le stesse occupazioni di segno opposto. Non pochi sono gli spazi concessi in quota disobbedienti o cripto-concessi nell'area dell'autonomia. A ben vedere, anzi, patente di occupanti la si concede quasi solo ai cs anarchici).
    Detto questo c'è da sottolineare nuovamente il carattere sperimentale dell'iniziativa (sperimentale per il contenuto originale inserito, di smaccata connotazione Tradizionalista, per le reazioni ipotizzabili dell'area antagonista, che vedono di cattivo occhio un inserimento già in atto e complice di una occupazione del genere con il tessuto sociale della zona e per ultimo ma non ultimo, la reazione della ps).

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  3. sicuramente sempre meglio un posto occupato che uno in stato di abbandono..certo che aver la solidarietà dei due consiglieri comunali c'è da vergognarsi!!!

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  4. Sul GABBARE... permettimi ma il fatto che la Giovine Italia raccolga beni di conforto per i serbi del Kosovo dopo che in parlamento i suoi referenti hanno sempre votato a favore dei bombardamenti di DALEMA sulla Serbia e dell'occupazione militare del Kosovo da parte NATO mi sembra la CLASSICA BECERA IPOCRISIA POLITICANTE.
    magari mi sbaglio, ma non credo.

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  5. Il dubbio è sempre lecito ma porta con se l'obbligatorietà di approfondire. Questo per dissiparlo o eventualmente confermarlo. Per questo però ti rimando all'omonimo profilo fb dell'occupazione e quindi a chiedere direttamente agli interessati.

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  6. Criticare il consenso raccolto trasversalmente mi sembra il solito inno alla sfiga da destra sepolcrale. L'ostilità del sistema è dimostrato dai numerosi tentativi di sgombero

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