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Oggi all'ecole française di Roma il documentario sull'Italicus, la strage dimenticata

L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 17, all'Ecole francaise di Roma, a piazza Navona 62, per la presentazione e l proiezione del documentario di Alessandro Quadretti e  Domenico Guzzo:   4 agosto '74. Italicus, la strage dimenticata.  Intervengono Giovanni Russo Spena,  Ugo Maria Tassinari, Alessandro Quadretti e Domenico Guzzo. Modera Marie-Anne Matard Bonucci (Université Pierre Mendès France, Grenoble).
“Questa tragedia - precisa lo storicoDomenico Guzzo, in un'intervista a "Il Fatto quotidiano - si presenta come la strage meno ricordata, meno commemorata, meno analizzata e considerata dalla storiografia e dalla memoria nazionale. Una tale negligenza del ricordo è dovuta a ragioni che vanno dall’assenza di un’associazione di familiari delle vittime alla sfortunata coincidenza di date con la strage di Bologna del 2 agosto 1980 che, con la sua preminenza mediatica, monopolizza ogni agosto i dibattiti commemorativi sul dramma della violenza politica in Italia”. “A chi si affaccia oggi su quella tragedia, resta soltanto una plausibile ricostruzione storica, ma nessuna certezza giudiziaria”, sostiene  con Enrico Fierro, autore dell'articolo, il coregista Quadretti. Anche Guzzo è scettico sulla possibilità che si faccia luce definitiva sul ruolo di attentatori e mandanti: “Temo che non si arriverà alla realtà e non perché il governo italiano abbia posto 3 volte il segreto di Stato, quanto perché il progetto di destabilizzazione della politica interna italiana, una volta raggiunto lo scopo di evitare una deriva a sinistra, non ha mai avuto interesse a svelare il suo comportamento e ora più passa il tempo più diventa difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è verosimile”.
  

4 commenti:

  1. Domanda retorica: ma ve la cantate e ve la sonate solo fra di voi cultori delle "stragi fasciste" o fra i relatori ci sarà qualche voce fuori dal coro?

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  2. Io non sono un cultore delle stragi fasciste. Io sono un convinto assertore dell'inconoscibilità del mistero delle stragi in base a quel patto di indicibilità tra potere e contropotere di cui parlava Curcio in occasione del delitto Rostagno. E comunque le ho sempre contestualizzate come stragi atlantiste con eventuale manovalanza fascista (di cui disponevano sia Fumagalli sia Gelli).

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  3. @stefno1 , @umt
    in molti casi gli attentati ai treni sono stati dei veri misteri però c'è stata anche la storia di Azzi ... che insomma fa un pò pensare male...
    detto questo io non sono un esperto quindi sarei curioso di sapere come la pensate voi, però per oggi non ce la faccio a essere a roma.

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  4. Cit. “Temo che non si arriverà alla realtà e non perché il governo italiano abbia posto 3 volte il segreto di Stato, quanto perché il progetto di destabilizzazione della politica interna italiana, una volta raggiunto lo scopo di evitare una deriva a sinistra, non ha mai avuto interesse a svelare il suo comportamento e ora più passa il tempo più diventa difficile distinguere ciò che è vero da ciò che è verosimile”.
    .... ma per piacere! Le stragi hanno fermato la deriva a sinistra! Ma se la sinistra ci ha vissuto di rendita (e che rendita!) per 20 anni!
    Il problema grosso è che ci sono milioni di 60enni che hanno costruito la propria vita sull'assioma della strage fascista e della pseudostrategia stragista (5 anni tra p.zza Fontana e Brescia! alla faccia della strategia!) e ora non possono smontare la relativa giusificazione esistenziale. Come fanno a ricredersi? A parte che non potrebbero. E in ogni caso è disgustoso questo *strage fascista*, perché posto che uno o più persone convinte si essere fasciste hanno veramente piazzato bombe, è come se si dovesse spiegare o condannare il comunismo in base a fatti tipo il rogo di Prima Valle o l'omicidio ramelli (lasciamo perdere Menghistu o Pol-Pot).

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