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Incidenti al Righi: ma quale intervista, erano solo commenti sulla tua pagina facebook

Ricevo e volentieri pubblico:
A seguito della pubblicazione su DNews del 13/03/2012 di stralci dei miei interventi riguardo i tafferugli avvenuti qualche gg fa davanti al liceo Righi il sottoscritto desidera fare alcune precisazioni:
1) Il mio primo intervento era comparso su uno stato presente sulla pagina FB del signor Tassinari ed era una precisazione inserita in una discussione su tali argomenti con un'altro utente FB e non di certo una intervista come afferma falsamente il pennivendolo incaricato di scrivere tale articolo per DNews;

2) In seguito il signor Tassinari (al quale rinnovo la mia stima per il suo lavoro informativo sulle realtà della destra radicale che compie seriamente ogni giorno) ha preso alcuni stralci, quelli più significativi, dei miei interventi e li ha riportati sul suo blog, innescando in questo modo una interessante e civile discussione con i referenti della lista di destra coinvolta;
3) Il comportamento di DNews è stato alquanto scorretto a livello informativo ma non solo, innanzitutto non mi ha consultato per la pubblicazione di opinioni personali inserite su FB in una normale discussione spacciate per intervista. In secondo luogo perchè riporta in maniera del tutto errata come si è svolta tale discussione a livello cronologico (prima su FB e dopo sul blog e non il contrario come hanno scritto) ed in questo modo collegando tale questione alla menzogna di una intervista rilasciata dal sottoscritto dando l'impressione che sia in cerca di visibilità quando in realtà era l'esatto contrario. Per concludere DNews nn tiene conto che essendo un dipendente pubblico mi potrei in qualche modo trovare in seria difficoltà nel contesto lavorativo nel giustificare un articolo che, ribadisco, non era richiesto ma che ha rappresentato non solo una carente concezione della serietà nell'informare ma anche estremamente invasivo nei miei confronti.
Detto questo ribadisco che la mia intenzione originale nel riportare la mia versione era ESCLUSIVAMENTE stigmatizzare una spirale di tensione che si vive nel luogo dove lavoro, di fare in modo che i ragazzi possano concentrarsi sul confronto e su un eventuale dialogo mettendo da parte le contrapposizioni fisiche che sono stato nefasto patrimonio di anni sanguinosi che tutti ci auguriamo non ritornino mai più. Ma allo stesso tempo contesto in maniera veemente un certo modus di fare giornalismo, con la mera intenzione di strumentalizzazione riguardo delle questioni che non si conoscono ed esclusivamente per dare linfa vitale ad una logica antifascista che sinceramente in questi tempi ritengo assurda quanto quella altrettanto virulenta di matrice anticomunista. Ribadendo la mia disponibilità affinchè tematiche del genere vengano affrontate dai ragazzi in maniera civile con l'aiuto del corpo docente e quello lavorativo della scuola, ma con altrettanta veemenza richiedo che Dnews o chi per lei la smetta di prestarsi a questi giochetti a dir poco vergognosi. Un saluto.
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(umt) A confermare quanto scritto dal nostro testimone riporto le prime righe del dispaccio dell'agenzia Omniroma, integralmente ripresa dal quotidiano Paese Sera:
(OMNIROMA) Roma, 12 MAR - “I ragazzi sono stati aggrediti e picchiati, insieme a due professori”. A tre giorni dall'aggressione che ha visti per protagonisti tre studenti del liceo Righi, arriva la testimonianza di un bidello della scuola di via Campania, relativamente a quanto avvenuto sabato mattina. Una testimonianza raccolta dal blog “FascinAzione”, di Ugo Maria Tassinari, giornalista osservatore e studioso della destra radicale italiana.  “Io lavoro al Righi, ed i ragazzi sono stati aggrediti e picchiati insieme a due professori e la vicepreside che tentavano di difenderli – ha scritto A. C., classe 1972, sulla pagina Facebook di Tassinari - ...
A.C. scrive sulla mia pagina facebook e il blog rilancia. E' quanto basta

2 commenti:

  1. "Sai quale è l'aspetto vergognoso di tale questione, caro Ugo?? Che non solo non sono stato interpellato riguardo la pubblicazione di tali commenti e si cerca di strumentalizzare a livello politico, da parte di certa stampa, continuando a fomentare eventuale contrapposizione tra studenti. Naturalmente da questa mattina sto tentando di contattare i giornalisti autori di qs bravata ma non riuscendoci ne approfitto del tuo blog per invitarli ad intervenire e magari, se hanno un minimo di onestà intellettuale, a porgere le loro scuse. Perchè in questo caso pur avendo a cuore l'incolumità degli studenti dove lavoro, voglio anche ricordare che quella stessa mattina un ragazzo di destra, militante di Controtempo, era stato circondato, sbattuto al muro, insultato e minacciato da una ventina di persone, compreso un gruppo di universitari di età poco inferiore alla mia. Solamente una ragazza della mia scuola, lei stessa di sinistra, espresse una forte indignazione al punto di piangere per la rabbia di vedere certi comportamenti. Ed anche se tale ragazzo è riuscito ad andare via incolume qualcuno mi dovrebbe spiegare la differenza tra i rispettivi episodi di contrapposizione. Per quanto mi riguarda io condanno entrambi ma per una certa stampa, vestale di una purezza antifa che odora alquanto di ipocrisia e logica da due pesi e due misure (Paese Sera in testa) questi episodi se coinvolgono ragazzi di destra non devono essere neanche commentati. Un comportamento che ho già visto quando ero un giovane militante, ma che sinceramente non finisce mai di stupirmi ogni qual volta me lo trovo di fronte. Di sicuro rimane la mia volontà di denunciare ogni episodio di violenza che siano coinvolti di destra e/o di sinistra ogni qual volta avverrano nel mio luogo di lavoro ed il mio rifiuto di venire biecamente strumentalizzato da certi pennivendoli. Un saluto."

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