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Rinascita sotto accusa per la relazione di Faurisson a Teheran


di Giuseppe Parente
Rinascita pubblica un articolo dello storico revisionista Faurisson, Giacomo Khan, dal sito www.romaebraica.it chiede la chiusura del giornale perché fascista e pro palestinese.
La pubblicazione di un articolo firmato Robert Faurisson intitolato Contro l’Hollywoodismo, il Revisionismo, a pagina 8 di Rinascita, quotidiano di Sinistra Nazionale, nel numero di martedì 21 febbraio ha sollevato le critiche di Giacomo Khan, direttore del mensile Shalom prontamente raccolte dal blog espressione della comunità ebraica romana. Khan ricorda che il quotidiano Rinascita ha ricevuto un finanziamento pubblico di 2,489 milioni di euro. Nell’articolo, che è poi la relazione che lo stesso Faurisson ha tenuto agli inizi di febbraio a Teheran, nella conferenza volta a negare l’esistenza di un programma nazista per lo sterminio degli ebrei, lo storico revisionista afferma l’impostura dell’“olocausto”, definisce le procedure di costruzione del “mito” del genocidio, delle camere a gas e dei sei milioni di ebrei uccisi, precisando inoltre che le pretese camere a gas hitleriane ed il preteso genocidio degli ebrei formano una sola e medesima menzogna storica, che ha permesso una gigantesca truffa politico finanziaria di cui i principali beneficiari sono lo Stato di Israele ed il sionismo internazionale mentre le principali vittime sono il popolo tedesco, ma non i suoi dirigenti e l’interno popolo palestinese. Queste, secondo Khan, sono solo alcune delle vergognose espressioni revisioniste e soprattutto negazioniste della Shoah presenti nell’articolo firmato da Robert Faurisson, pubblicate, senza commento e “senza prendere le distanze dallo pseudo giornale Rinascita” diretto dal direttore Ugo Gaudenzi.
Khan si chiede come e perché, Rinascita, quotidiano di Sinistra nazionale, che gode di un significativo finanziamento pubblico, possa diffondere senza commento una tale “vergogna”.
Secca la replica di Gaudenzi: “come è nostro costume e naturale deontologia giornalistica, non censuriamo gli articoli che ci vengono proposti. Tantomeno le notizie. E’ una linea di condotta costante, anche quando a proporre contribuiti siano esponenti di scuole di pensiero differenti dalle nostre.
Ugo Gaudenzi ricorda, come il giornale Rinascita, non ha censurato né il professore Faurisson, già docente dell’Università di Lione, né Mahmud Ahjmadinejad presidente della repubblica islamica dell’Iran.
E’ strano, precisa Gaudenzi, come il sito www.romaebraica.it non abbia avuto di recente, nulla da dire, ad esempio, sugli articoli di Serge Thion (sulla nazificazione di Israele), di Franco Morini (sull’inquadramento sionista nei ranghi del III Reich, argomento sul quale comunque l’on. Fiamma Nirenstein, quantomeno, ha espresso »volontà di riflessione«), o su quelli di Israel Shamir e di altri pensatori ebrei».
«Che il sito di fatto chieda a gran voce la chiusura di un quotidiano perchè «fascista», perchè pro-palestinese, perchè non ama le censure della storia, o perché fruitore di provvidenze pubbliche (ma fino al 2009, non il 2010) indigna me e tutti quelli che si ritengono degli uomini liberi e che credono ancora sia sopravvissuta, in Italia, la libertà di stampa e di pensiero», conclude Gaudenzi.

13 commenti:

  1. Libera "Rinascita" di pubblicare chi vuole, libero chi vi veda articoli di Faurisson e Thion di ritenere che si tratti di un quotidiano fascista, nazista e revisionista. Quanto al "filopalestinese", mai come in questo caso vale il principio "dagli amici mi guardi iddio...". Mi auguro che i palestinesi ne tengano seriamente conto. Ciò detto, non capisco perché "Rinascita" debba avere (od aver avuto) finanziamenti pubblici (cioè perché una parte delle mie tasse debbano servire a finanziare chi pubblica Faurisson); si finanzi, "Rinascita", con propri mezzi, oppure - se non gli bastano - si faccia sostenere da Ahjmadinejad.

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  2. Valga lo stesso anche per tutti gli altri giornali che godono di finanziamenti pubblici. Come il Corriere, ad esempio, che ha pubblicato gli articoli di Bernard Henry Levy in cui si esaltavano i bombardamenti "umanitari" sulla Libia.

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  3. Fascista e nazista non fa necessariamente rima con revisionista. E, quanto al revisionismo, solo i minus habentes demonizzano gli argomenti di Faurisson. Perché? Perché non saprebbero fare altro. Prenderò in considerazione l'eventualità di abbonarmi a Rinascita.

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  4. Ah, Brunello!!! attraverso il finanziamento pubblico i miei soldi vanno nell'ordine del 0,0000000000000000001 x 1.000 a Rinascita, mentre a quintalate vanno ad una serie infinita di testate spazzatura e testate che comunque sono culturalmente, ideologicamente all'opposto di quel che io penso e credo.
    Quanto poi a definire Faurisson fascista è semplicemente patetico. Almeno quanto il proibire, con la storiella dell'indignazione e della storia dei vincitori che non va revisionata, la divulgazione di una tesi contraria. Aspetto ancora di vedere un serio duello in TV tra chi sostiene una tesi e chi sostiene l'altra. Al momento con la storia dell'indignazione e con i fascisti non si parla il duello è stato negato. In ogni caso è da prender nota che di revisionismo (magari calmierato) a proposito di Olocausto se ne fa anche all'Università di Gerusalemme. Faurisson è semplicemente il Galileo Galilei dell'età moderna che non può opporsi ai dogmi della neoreligione impiantata in Occidente nel 1945. Oggi sui può bestemmiare Dio senza rischiare il rogo, ma si rischia di prendersi in faccia l'acido muriatico (come accaduto in Francia) se uno sostiene che là dove sarebbero stati gasati gli ebrei NON esiste traccia di cianuro che invece lì dovrebbe stare per i prossimi 100.000 anni. Mistero della fede.

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  5. Incredibile leggere uno che auspica il boicottaggio di chi rischia, come Rinascita, per difendere la libertà di tutti.
    La battaglia contro la menzogna olocaustica è la più importante, oggi, da combattere,perché è il principale strumento di soggezione del mondo intero o, perlomeno, della parte più ricca.
    Finché Israele terrà sotto ricatto il mondo capitalistico, vivrà.
    Quando il ricatto si scioglierà, al posto di Israele sorgerà l'unico stato legittimo, quello dei palestinesi, cioè di quelli che lì, banalmente, stavano da centinaia di anni.

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  6. Gentile Brunello,
    è vero che una parte delle sue tasse servono a finanziare l'editoria (e quindi anche Rinascita) come è vero che le mie tasse, pagando io il canone RAI, servono a finanziare trasmissioni ebraiche quali "Sorgente di Vita", trasmessa su RAI DUE da tempo immemore, ed altre, quali ad esempio i TG, di propaganda inequivocabilmente filoisraeliana ed anti palestinese. Come lei, dunque, non capisco perché debba io contribuire a tali attività. Non può la comunità apolide farsi finanziare dalle sue molteplici lobby economiche che ha sparse in tutto il mondo e specialmente a Wall Street?

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  7. totale solidarietà a rinascita naturalmente! certo che con questa storiella dei finanziamenti pubblici mi sembrano a corto di argomenti! si stanno arrampicando in maniera evidente sugli specchi!!!!

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  8. poi si lamentano , i sionisti , che da duemila anni vengono " perseguitati "...ci sarà pure qualche buona ragione... la loro intolleranza VIOLENTA ( perchè armata di capitale )contro chi osa pensarla diversamente su olocausto ( ? ) e Patria ai palestinesi la dice lunga ...e allora la miglior risposta la dà il Presidente Ahmadinejad " mai più sionismo "

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  10. Il link rimanda ad un editoriale di Pierluigi Battista.
    Parafrasando un passaggio dell'editorialista, ritengo utile richiamare quest'articolo per affermare, a mia volta, "Ecco perché la solidarietà con Rinascita deve essere totale e incondizionata".
    L'articolo non si riferisce al caso del quotidiano della Sinistra Nazionale, ma elenca una serie di argomentazioni che vanno declinate anche (o specialmente) in favore di Gaudenzi

    http://www.corriere.it/opinioni/12_febbraio_22/battista-difendere-liberta-espressione_ab638730-5d35-11e1-8d58-29f34aaed5a4.shtml

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  11. W RINASCITA, basta sionismo!

    Filippo

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  12. Leggo adesso che Rinascita ha pubblicato il 6 marzo (http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=13607 ) l'appello di Blanrue contro la legge Gayssot, da me tradotto e pubblicato sul mio blog (http://andreacarancini.blogspot.com/2012/03/blanrue-perseguito-dalla-licra-per.html) senza citare ne fonte ne traduttore.
    E per fortuna che a Rinascita avevo espresso la mia solidarietà (vedi supra).
    Vergogna!

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