Header Ads


Sfruttando lo choc del duplice delitto di Roma il Viminale dà mano libera alle perquisizioni

Omicidi e «gambizzazioni» s'intrecciano tra affari illeciti grandi e piccoli. I morti ammazzati sono aumentati rispetto al 2010, trentasei contro venticinque, ma diminuiti rispetto ai quarantadue del 2009 e i trentanove del 2008. E i ferimenti galleggiano intorno a quelle cifre, nell'anno appena passato trentasette. Provocati a volte da piccoli screzi e a volte da battaglie ingaggiate per contendersi le piazze di droga e altri commerci illegali. Rimaste scoperte dopo che i due gruppi tradizionalmente dediti agli stupefacenti - quelli di Michele Senese (legato alla camorra napoletana, arrestato nel 2008) a sud e del clan Fasciani sul litorale - hanno subito colpi abbastanza pesanti dalle forze dell'ordine.
(umt) La ferrea logica dei numeri, magistralmente esercitata da Giovanni Bianconi, smentisce l'opinione corrente di un aumento incontrollato della violenza criminale a Roma. A eccezione della flessione del 2010, il numero dei delitti è stabile negli ultimi anni. Eppure è noto che il pericolo percepito della criminalità è uno dei terreni del panico sociale in cui dati reali e idee acquisite si divaricano sempre più. E' ovvio quindi che un delitto atroce come il duplice omicidio dei cinesi a Roma susciti grande emozione e rabbia. 
Meno comprensibile, però, il cinismo del Palazzo che utilizza lo choc popolare per mettere subito all'incasso la cambiale e dare mano libera alle forze dell'ordine. Su sollecitazione del Comune di Roma, sarà incrementato il ricorso all'articolo 41  del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quello che autorizza le perquisizioni senza mandato. Del resto che cosa ci si può aspettare se il ministro è un prefetto e il sottosegretario che lo rappresentava nella riunione in cui è stata presa la decisione è l'ex capo dell'antiterrorismo, Carlo De Stefano?

4 commenti:

  1. dei tossici non frega niente a nessuno, tanto se già loro stessi si considerano tanto schifosi da volersi ammazzare con lentezza, perchè dovremmo essere schizzinosi verso di loro.

    Abele Fernandi

    RispondiElimina
  2. Il problema non è i tossici, Abele (che però mi sembri abbastanza un caino...) ma che una volta allargata la maglia la norma illiberale verrà usata contro tutti...

    RispondiElimina
  3. Il sig. Abele ignora che le perquisizioni senza mandato erano già previste ma nei soli casi di armi e droga! La gravità di estendere questa possibilità ci conferma che viviamo in uno stato incivile: sovraffollamento carcerario, detenzioni preventive, processi infiniti, violenze nelle caserme e nei commissariati mai puniti e ora TUTTI possibili vittime di perquisizioni! Grazie Repubblica Italiana!

    RispondiElimina
  4. il paese in cui detenere una pianta di canapa è più grave che detenere una pistola..

    RispondiElimina

Powered by Blogger.