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Il Pd accusa: CasaPound dietro l'attacco ai nostri militanti del IV municipio. La replica: vi quereliamo

La foto di Alberto Palladino durante gli scontri di piazza Navona
(umt) Il pestaggio ai danni di militanti democratici del quarto municipio di Roma, teatro da mesi di pesantissime tensioni legate alle occupazioni  a scopo abitativo promosse da CasaPound e contestate della sinistra, ha innescato il solito teatrino di accuse e smentite sulla responsabilità di CasaPound. Ecco la ricostruzione del "Corriere della Sera":
ROMA - Gli hanno urlato contro «uccidiamoli» e poi li hanno picchiati, armati di mazze e bastoni. Vittime della furia di una dozzina di persone il capogruppo del Pd del IV Municipio di Roma Paolo Marchionne e quattro militanti del Pd che, di notte, stavano affiggendo manifesti contro la mafia, in via dei Prati Fiscali a Roma intorno all'1.40 di giovedì notte. I feriti (ricoverati al Sandro Pertini e al policlinico Umberto I per le lesioni riportate) sono certi di aver riconosciuto tra i picchiatori, perchè a volto scoperto, un militante di Casapound, centro sociale di destra (che però smentisce). Solo l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri ha messo in fuga gli aggressori e consentito che i cinque fossero portati all'ospedale: punti di sutura alla testa, allo zigomo e due braccia rotte, gli esiti. Immediata la solidarietà da parte di tutti gli schieramenti, del sindaco Alemanno in primis e del leader del Pd Bersani.
INDAGA LA PROCURA - Sui fatti indaga la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di lesioni nei riguardi delle persone aggredite. L'accertamento è affidato al procuratore aggiunto Pietro Saviotti il quale ha delegato agli investigatori il compito di interrogare le persone che affiggevano i manifesti per avere una descrizione degli aggressori.
LA CHIAMATA DI BERSANI - Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha parlato al telefono con con Paolo Marchionne, capogruppo del Pd al IV Municipio, si è informato delle condizioni di salute degli altri ragazzi augurando loro una pronta guarigione. Il leader del Pd ha espresso «solidarietà e vicinanza ai giovani democratici, vittime di una vile aggressione avvenuta a Roma».
IL SINDACO CONDANNA - Anche il sindaco Alemanno ha chiamato Marchionne. Il colloquio telefonico, durato circa 10 minuti, è stato anche l’occasione per uno scambio di vedute sulla situazione del Municipio IV, già in passato teatro di episodi di violenza a sfondo politico. «Esprimo ferma condanna per la vile aggressione avvenuta nella notte. A militanti feriti desidero esprimere la mia solidarietà personale e quella di tutta la cittadinanza - dice Alemanno-. Roma e è sempre in prima linea contro la violenza politica e, come abbiamo già ribadito più volte, non è tollerabile che sul suo suolo avvengano atti di questo tipo. Il IV Municipio ha già saputo rispondere in passato in modo bipartisan condannando senza indugi ogni tipo di aggressione e di intolleranza».
CASAPOUND RESPINGE LE ACCUSE - Respingono le accuse gli esponenti di Casapound e sono pronti a denunciare per diffamazione il capogruppo del Pd municipale: «Quanto avvenuto oggi è l'ultimo atto di una chiara strategia finalizzata a estromettere dalla vita politica del IV Municipio CasaPound Italia e il suo responsabile di zona, Alberto Palladino».
AGGUATO SQUADRISTA - «Si è trattato di un agguato squadrista - denuncia Umberto Marroni, capogruppo PD in Campidoglio - con tanto di mazze di legno e barre d'acciaio». Che aggiunge: dalle prime indiscrezioni raccolte in ambienti vicini ai movimenti di estrema destra, l'aggressione ai militanti è stata pianificata nei dettagli. «Una vera e propria aggressione alla democrazia: per questo mi auguro che si faccia sentire forte e chiara la voce di condanna da parte delle istituzioni e di tutte le forze politiche. Chiediamo venga fatta piena luce sulla vicenda».
«GRONDANTI SANGUE» - Nella notte, «avvertito dal capogruppo municipale», il consigliere Pd Marco Palumbo si è recato in via dei Prati Fiscali «dove ho trovato - racconta - Paolo Marchionne grondante sangue e anche gli altri giovani picchiati». Il tempestivo intervento di una volante dei Carabinieri ha messo in fuga gli aggressori: «Uno di loro è stato anche identificato e denunciato. Il bollettino medico è un bollettino di guerra; diversi punti alla testa e allo zigomo e due braccia rotte». I giovani sono stati comunque ricoverati e tenuti in osservazione per 12 ore. «Quanto accaduto è di una gravità inaudita - attacca Palumbo - siamo stanchi davvero del clima di terrore che certi movimenti di estrema destra parafascista hanno creato nel IV Municipio. Chiediamo una risposta ferma e chiara e l'isolamento di tali gruppi». 
Ecco l'Adnkronos sulla replica di casaPound che annuncia querela:
''Quanto avvenuto oggi e' l'ultimo atto di una chiara strategia finalizzata a estromettere dalla vita politica del IV Municipio CasaPound Italia e il suo responsabile di zona, Alberto Palladino" [è un volto notissimo, all'epoca degli scontri di piazza Navona era dirigente del Blocco studentesco: fu accusato a torto dal blog di Grillo di essere un poliziotto infiltrato e qualche mese fa gli è stata lanciata una bomba carta contro il portone di casa dopo che era stato accusato di aver partecipato a un altro pestaggio, ndb]. Lo afferma in una nota CasaPound Italia, in riferimento all'aggressione denunciata dal capogruppo del Pd in IV Municipio Paolo Marchionne:
''Una strategia cominciata contestualmente all'occupazione dello stabile di via Val d'Ala e portata avanti sia con lo strumento della diffamazione che con attentati, come quello messo a segno alcuni mesi fa proprio sotto casa di Palladino, a dimostrazione del fatto che esiste una convergenza di forze, tra alcuni rappresentanti istituzionali e gli antifascisti di strada loro fiancheggiatori, tesa a scalzare CasaPound dalla vita del quartiere.
Per questo stiamo provvedendo a denunciare per diffamazione Marchionne e tutti coloro che sbrigativamente ci hanno tirato in ballo in questa vicenda, a partire dai numerosi esponenti del Pd che hanno scelto di utilizzare strumentalmente una bagarre di strada come appiglio per chiedere la chiusura di un'associazione che da almeno un decennio opera nel campo della solidarieta' sociale e dell'associazionismo in generale, come CasaPound Italia. Gli stessi, peraltro, che hanno soffiato sul fuoco della rivolta quando abbiamo occupato Val d'Ala, e che hanno festeggiato a ogni atto intimidatorio messo a segno nei nostri confronti nel mese e mezzo di occupazione".

9 commenti:

  1. Ugo, però la foto cerchiata di rosso poteva risparmiartela

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  2. E'esattamente il contrario. Questa è la foto che esce se cerchi su google immagini "Alberto Palladino". Ed esce così: cerchiata di rosso. E' la prova evidente che il "riconoscimento" è inficiato alla base.

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  3. Se accetti la battuta possiamo dire che il vizietto di mostrar foto è figlio della tua estrazione ideologica ;-)

    Paolo

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  4. mi sfugge come faccia il PD a raccogliere voci in ambienti di estrema destra, o loro a riconoscere gente che ha viso coperto e tanto di casco... mi interesserebbe sapere cos'è successo veramente e non mi piace questo clima, però qualcosa non mi torna.

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  5. Ti potrei rispondere che il nome io l'ho letto solo nel comunicato di CPI e quindi ... Ma il clima mi sembra abbastanza infuocato di suo per spargere altri inneschi incendiari e mi tengo la battuta. Per quello che mi riguarda, la foto conferma l'esattezza dell'enunciato di Iannone: troppo facile segnalare Palladino per tutto quello che succede nel IV municipio.
    Ribaditi i dubbi sull'accusa personale, resta il fatto che qualcuno ha mandato i giovani democratici all'ospedale con gravi lesioni. Episodio che va fermamente condannato.

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  6. i tizi del pd sono stati scambiati per quelli dell astra da alcuni di GI coi quali si erano "visti" giorni prima, voci di zona dicono

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  7. Giovane Italia e Giovani Democratici, moderati che se le danno a sangue. E chi se l'aspettava?

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  8. Stavolta non se le sono date. A quanto sembra i giovani democratici le hanno prese soltanto...

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  9. IL moderatismo picchia duro, insomma.

    Spartacus74

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