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Io, Carlo Lasi e il dovere di rettifica


(umt) In questi giorni infuria la rivolta del “popolo del web” contro norme restrittive sul “dovere di rettifica”. Liberi ognuno di opporsi su quello che si ritiene una chiusura degli spazi di libertà, io resto convinto che la rettifica non sia solo dovere deontologico ma anche uno strumento per arricchire la conoscenza.
Se poi un deputato mi chiede di rettificare un testo sul caso Ruby in cui si assume la responsabilità di scrivere: “Ero assolutamente convinto che Ruby fosse nipote del Rais”, questo fatto è un importante contributo cognitivo (sulla qualità del nostro ceto politico) e non sminuisce la mia professionalità.

Questa regola l’ho sempre applicata in questo blog e continuerò a farlo. Ho appreso nei giorni scorsi, da un avviso di conclusione indagini, che una notizia da me riportata in “Fascisteria” su Carlo Lasi non risponde al vero e presenterebbe profili diffamatori.
In particolare ho scritto, riprendendo (ahimé) la notizia dal sito “Osservatorio democratico” che Carlo Lasi era accusato di “tentato omicidio”. In realtà Lasi non è pregiudicato, non ha precedenti penali, non è stato neanche indagato.
In senso filologico la mia notizia era incompleta ma non falsa. All’epoca della stesura del testo una dozzina di siti web (ce n’è ancora oggi traccia su google) riportavano la notizia e quindi “Lasi era accusato …” (ma dai siti web non da qualsiasi autorità giudiziaria). Questa, però, rischia di essere una sofisticheria. Certo è che oggi, a quattro anni dalla stesura del libro, a tre anni dalla querela, nella sostanza quanto da me scritto non corrisponde al vero. E non ho difficoltà a darne pubblicamente atto, scusandomene con Carlo Lasi.

2 commenti:

  1. Sono anni che su di me gira un blog diffamatorio...mi accusano di aver sparato a dei comunisti nel 76, non è vero, non ho mai sparato in vita mia se non all'orso del luna park, dovrei contattare il bloggista, ma ci crederà dato che non riesco ad avere la sentenza di proscioglimento, seppellita nelle segrete del carcere minorile di Casal Del Marmo? Il giudice ne chiede ripetutamente copia, niente, quelli picche... e il processo per diffamazione contro Libero che l'ha pubblicato a sua volta continua, rinvio dopo rinvio...bah, giustizia negata.

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  2. No, giustizia inesistente per alcuni. Giustizia lampo per altri. Dipende dalla persona. Alla faccia del motto "La giustizia è uguale per tutti"....quelli che non contano un cazzo e che vivono nella massa. Per gli altri, per l'elite politica, economica e finanziaria la giustizia ha altri metodi applicativi. D'altronde è risaputo che la legge si applica con i nemici e si interpreta con gli amici. Mi dispiace Insabato, ma si vede che per te la legge non solo si è applicata ma poi si è persa ogni traccia dell'applicazione decretata. Se la cosa può consolarti, ma ne dubito, non sei stato l'unico.

    G. Martorana

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