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Niente scontri per le manifestazioni contrapposte a Londra

Si è concluso in modo sostanzialmente pacifico il braccio di ferro tra i dimostranti anti-islamici dell'English Defence League, le forze dell'ordine e i militanti antirazzisti che si sono mobilitati contro la manifestazione del gruppo dell'estrema destra britannica, balzato agli onori della cronaca internazionale per i legami con il massacratore di Oslo, Breivik.
E' stato questo, infatti, il primo showdown dopo i violentissimi riot di agosto nella capitale e in altri centri ad alto tasso multirazziale del Paese. La marcia prevista dall'EDL per oggi, attraverso il quartiere londinese di Tower Hamlets, quello a più alta densità islamica, era stata vietata dal ministro degli Interni, Theresa May. Il "divieto", esteso per un mese, è circoscritto solo ai cortei e l'EDL ha deciso di tenere una manifestazione "statica" nella zona, concordando con la polizia che il punto di adunata prima della manifestazione stessa fosse alla stazione della metropolitana Hainaut. Ma il sindacato dei trasporti ha minacciato di indire uno sciopero e chiudere la stazione (vedi foto). Di conseguenza i sostenitori dell'EDL si sono raccolti nella zona di Kings Cross, prima di essere scortati dalla polizia al presidio fuori della stazione della metropolitana di Aldgate.
Uniti contro il fascismo (UAF) e United East End hanno organizzato la contro-manifestazione all'angolo tra Vallance e White chapel Road, alternando discorsi e interventi musicali. Ai due gruppi si sono aggregati organizzazioni locali e gruppi religiosi, compresi i sindacati municipali, Tower Hamlets Unison, Tower Hamlets College UCU e Unione dei lavoratori della comunicazione (CWU).
Gli agenti di polizia hanno creato una grande zona cuscinetto tra le due manifestazioni separate in White chapel Road dallo schieramento degli ufficiali a piedi e della polizia a cavallo che hanno impedito ogni contatto tra i due gruppi.

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