Il divieto di marcia per l'Edl divide gli antirazzisti a Londra
Il simbolo della Divisione ebrea dell'English Defence League |
(umt) La decisione del ministro degli Interni Theresa May di vietare per un mese le marce dell'English Defence League ad Hamlet Tower, il quartiere londinese a più alta densità islamica, ha scatenato un'interessante polemica a sinistra.
Mentre Nick Lowles, il direttore delle campagne contro l'estremismo di Searchlight, la rivista antirazzista e antifascista, ha definito il bando "una vittoria del senso comune", per Peter Tatchell, un esponente storico della comunità LGBT e delle campagne per i diritti umani, il divieto totale di manifestazioni per un mese è una "reazione spropositata" e potrebbe "dimostrarsi contro-producente".
"Aborro l'Edl - ha precisato il veterano antirazzista - ma non sono sicuro che i gruppi antidemocratici come l'Edl si battano usando metodi antidemocratici come il divieto di corteo. Una tattica molto migliore sarebbe promuovere contromanifestazioni di massa e divulgare le opinioni violente e razziste dell'Edl".
Mentre Nick Lowles, il direttore delle campagne contro l'estremismo di Searchlight, la rivista antirazzista e antifascista, ha definito il bando "una vittoria del senso comune", per Peter Tatchell, un esponente storico della comunità LGBT e delle campagne per i diritti umani, il divieto totale di manifestazioni per un mese è una "reazione spropositata" e potrebbe "dimostrarsi contro-producente".
"Aborro l'Edl - ha precisato il veterano antirazzista - ma non sono sicuro che i gruppi antidemocratici come l'Edl si battano usando metodi antidemocratici come il divieto di corteo. Una tattica molto migliore sarebbe promuovere contromanifestazioni di massa e divulgare le opinioni violente e razziste dell'Edl".
Ad ogni buon conto, poiché la manifestazione era fissata per oggi, la tensione è alta per il primo showdown di ordine pubblico nella capitale dopo i riot estivi. Sul sito web dell'Edl - dove sono in massima evidenza "le dieci ragioni per manifestare ad Hamlet Tower - i militanti si sono dati appuntamento nei pub del quartiere per assicurare qualche forma di presenza organizzata ma il sovrintendente capo della Polizia, Julia Pendry ha chiarito i termini: " La decisione di vietare la marcia è stata presa sulla base di informazioni specifiche e di un'attività di intelligence. Il nostro messaggio è netto: nessuno deve venire nell'area per seguire gli eventi".
Oltre al presidio informale promosso dall'Edl l'appuntamento odierno riguarda anche gruppi antifascisti, come Indymedia e i Socialist Workers, i troskysti da sempre impegnati nello scontro frontale con le insorgenze razziste, che hanno promosso una contromanifestazione.
L'Edl, nata a Luton due anni fa, un'altra area ad alta densità islamica, vanta alcune migliaia di militanti e pur dichiarandosi contrario all' "estremismo islamico" sostiene di "non essere razzista". Tanto che ha dato vita a una struttura ad hoc per i militanti ebrei, la Jewish Division (vedi foto) Enunciati smentiti dalle forze dell'ordine che, monitorando sistematicamente le bacheche dei sostenitori dell'Edl, hanno rilevato la diffusione di atteggiamenti razzisti e di attitudine alla violenza. La pressione della polizia, già notevole in precedenza, è diventata fortissima dopo che sono emersi i legami tra il movimento antislamico inglese e il "crociato" Breivik, autore dei massacri di luglio in Norvegia. Le stesse fonti di polizia - citate in un articolo del Guardian -sostengono che l'Edl ha assorbito militanti provenienti dai gruppi più facinorosi della destra radicale, come Combat 18 e National front, e ha tratto vantaggio dalla spaccatura del British national party ma, a mio giudizio, questo aspetto è secondario rispetto alla capacità del movimento di parlare alle viscere del paese. A febbraio, infatti, un giornale popolare come il Daily Star espresse un sorprendente "endorsment", annunciando che le posizioni dell'Edl erano condivise dal 98% dei suoi lettori. La stessa tesi espressa da Borghezio su Breivik.
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