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La Mussolini: una stronzata chiudere la Cripta. E il Comune censura il poster antiduce



di Giuseppe Parente
 Due giovani artisti napoletani, Sebastiano Deva e Walter Picardi,nella giornata di martedì 13 settembre, hanno esposto in un punto nevralgico della città, un maxi poster formato 6x3 raffigurante il busto del Duce, esposto nella sua tomba a Predappio, su sfondo nero riportante la scritta “Nessuna  luce mio Duce”, pensato per la biennale del cinema di Venezia con il chiaro obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla richiesta di chiusura della cripta Mussolini, a Predappio, meta ogni anno di pellegrinaggi da parte di nostalgici del fascismo in totale spregio alle disposizioni fondamentali della Costituzione Italiana.

Il maxi poster, esposto nella centralissima Via Marina non poteva non cattura l’attenzione di tanti automobilisti e pedoni, lasciandone non pochi perplessi e qualcuno anche scandalizzato, avendo sicuramente frainteso lo scopo.
Lo slogan, degno di una campagna situazionista è volutamente oscuro, può trarre in inganno grazie anche alle due parole mio Duce, che può essere interpretato come un qualcosa di nostalgico ed identitario ed anche le parole nessuna luce possono essere interpretate come un qualcosa di simile ad un rimpianto.
Ma la natura antifascista del progetto, secondo gli artisti napoletani è chiarissima, tanto è vero che in poche ore, sul noto social forum face book il gruppo che richiede la chiusura della Cripta Mussolini ha raccolto ben 500 adesioni.
Il maxi poster, dopo alcune ore, è stato coperto da operai addetti al servizio affissioni e deaffisioni del comune di Napoli.
Il comune di Napoli ha giustificato la copertura del poster con una discordanza tra la richiesta di affissione ed il contenuto del manifesto. La richiesta di acquisto era stata fatta per una affissione riguardante la biennale di Venezia da parte di un privato.
Gli addetti all’affissione si sarebbero resi conto, in un secondo momento, successivo all’affissione, che l’oggetto del manifesto era diverso dal contenuto della richesta.
La polizia amministrativa, avvertita di questa circostanza, ha disposto l’immediata copertura del poster.
Ad onor del vero, non è la prima volta che l’artista Sebastiano Deva viene censurato.
Infatti, precedentemente il giovane artista napoletano creò dei manifesti che chiedevano provocatoriamente la pena di morte per i camorristi, che dopo aspre polemiche, furono coperti d’allora sindaco Rosa Russo Jervolino che ordinò alla Elpis, società del Comune di Napoli che si occupa di affissioni e de fissioni di farli coprire in quanto definiti incostituzionali.
L’onorevole Alessandra Mussolini, interrogata sull’opera dei giovani artisti napoletani dichiara : capisco le provocazione e l’impegno degli artisti ma questi sono due imbecilli e la loro è una stronzata. Ma sanno questi due che quella di Predappio è una tomba di famiglia? Oltre a mio nonno Benito, c’è la nonna Rachele, mio zio e da cinque anni anche mio padre.

6 commenti:

  1. Comunque la rabbia di chi vuole chiudere la cripta, non si manifesta solo con una raccolta di adesioni su facebook; tempo addietro provarono pure con una potente carica esplosiva, che danneggiò la tomba! Sembra che si avveri una profezia del duce degli ultimi tempi, quelli della RSI,disse che non lo avrebbero lasciato in pace neanche da morto. A tale proposito sarà opportuno ricordare che gli americani, prelevarono un campione di materia cerebrale del duce, portandola negli USA e sottoponendola ad esami clinici, per stabilire se era vero quello che il questore di Milano Gasti nel 1919, aveva scritto su Mussolini nel suo fascicolo personale.In pratica il poliziotto scrisse nelle note biografiche che Mussolini soffriva di disturbi mentali, dovuti ad una malattia sessuale non curata (la sifilide) che non essendo stata curata in età giovanile, lo avrebbe reso demente nella maturità. Ovviamente nelle cervella di Mussolini non furono trovate tracce di malattie sessuali degenerative.TV

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  2. Capita, Ras, non te ne fare un cruccio. E' la legge dei grandi numeri.

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  3. Non la chiuderanno mai,
    altrimenti il comune di Predappio va in fallimento.

    Guelfo Nero

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  4. che andare in "pellegrinaggio" (e vabbè...) presso una tomba possa essere fatto "in spregio alle disposizioni della costituzione" mi mancava.

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  5. "meta ogni anno di pellegrinaggi da parte di nostalgici del fascismo in totale spregio alle disposizioni fondamentali della Costituzione Italiana."

    quanto fa ride...

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