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Monte Livata: il comitato traccia il bilancio

Il  Comitato organizzatore del “Forum di Solidarietà Sociale” di Monte Livata ringrazia tutti coloro, organizzazioni,  gruppi e singoli, che, con la loro fattiva partecipazione e collaborazione ne hanno consentito lo svolgimento ed il successo.
Alla fine di quest’”avventura”, possiamo ben dire  che l’intuizione  di alcuni camerati, di riunire per un tempo seppur limitato, sotto una sigla neutra ma evocativa di una certa “Weltanschauung”,  tutte o quasi le componenti della galassia social-rivoluzionaria, ha avuto ragione dello  scetticismo dei molti che non credevano  fosse cosa possibile. Secondo quest’ultimi , infatti, il malinteso senso della propria autonomia politica, le proverbiali gelosie di gruppo, i perduranti rancori personali, avrebbero continuato a rappresentare una cintura auto-isolante che, come sempre, avrebbe costretto all’incomunicabilità le varie isole del nostro “arcipelago”, precludendo qualsiasi successo ad iniziative così ambiziose. Fortunatamente così non è stato!

A riprova che tale scetticismo era fuori luogo, lo svolgimento del Forum, pur con tutte le sue criticità dovute alle bizze meteo e soprattutto all’ inesperienza (ricordiamo che è la prima iniziativa del genere!),  ha smentito i pessimisti e dato ragione a quanti avevano intuito quella sotterranea esigenza di Superiore Unità sempre latente nel nostro mondo e che in questa occasione ha avuto modo di dispiegarsi in tutto il suo positivo significato. .
Le  presenze (circa 150 venerdì e più del doppio il sabato), considerata la lontananza del luogo e l’asperità del percorso per raggiungerlo, i pochi mezzi che l’organizzazione ha potuto dispiegare per pubblicizzare l’evento ed ancor più le adesioni e l’interesse giunti da tutt’Italia che  per vari motivi non hanno potuto concretizzarsi, hanno  rappresentato un traguardo insperabile solo una pochi giorni prima.
Gruppi di camerati, più o meno numerosi, sono arrivati dalle Venezie, dal Trentino, dalla Lombardia, dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Campania oltre che da varie località del Lazio.
Nell’ambito dello svolgimento del forum, che analizzeremo compiutamente nella prossima riunione di settembre (sede di Acca Larenzia), oltremodo significativo è stato l’interesse ed il successo che ha avuto la conferenza dibattito sugli anni settanta. Quattro protagonisti di quegli anni (Bracci, Fabbri, Rossi, Magnetta  ) moderati dall’avv. Stefano Caponnetti, e dal prof. Mario Merlino, persone anch’esse non di secondo piano di quegli anni, hanno raccontato della propria drammatica esperienza.
I giovani, soprattutto, si son dimostrati i più interessati e avidi di apprendere dalla viva voce dei protagonisti che quegli eventi hanno  vissuto sulla  loro carne: ecco un esempio di quel “passaggio”, di quel “tradere” che ognuno di noi cosiddetti “anziani” dovrebbe rendere ai giovani, affinche’ possano far tesoro di quelle esperienze e trarne beneficio allorchè un “sistema” senza scrupoli avrà bisogno di distogliere l’attenzione dalle proprie nefandezze e attiverà numerose, contro il nostro mondo, (come ha sempre fatto), trappole e provocazioni. Non dovrà trovarci impreparati!
Sarà proprio in questi frangenti (probabilmente più vicini di quanto si possa pensare, dato lo stato “comatoso” in cui versa il sistema e la sua  classe dirigente) che quel superiore spirito unitario di cui Monte Livata si è fatto portatore, dovrà emergere.
Non uno solo dei nostri ragazzi dovrà diventare “sacrificio umano” per questo lurido moloch!
Tutti per uno uno per tutti dovrà essere il nostro primo sentire!! Prima, uniti, ci si difende,  poi, magari, si discute!
Questo è lo scopo di Monte Livata: fornire a questo “Mondo Contro”un imprescindibile comune denominatore ideale che trascenda  ed illumini le rispettive posizioni  politiche di ogni suo componente.
Occorre sempre ricordare che siamo i naufraghi di una nave magnifica  che una immane tempesta ha affondato!  E da allora (sono più di sessanta anni) che faticosamente,  sempre navigando  di bolina ed  in acque ostili, tutti siamo alla ricerca di quell’isola  che  sappiamo  essere lontanissima, e che probabilmente nessuno della nostra generazione  riuscirà a raggiungere. Ma  come è nella nostra tradizione, il “cammino” vale, a volte, quanto la Meta!
Infine, ritornando al “Forum” , il suo svolgimento, pur con tutte le carenze organizzative, è stata una scommessa vinta che ci rincuora e  rafforza nella volontà di proseguire,  sempre nello stesso spirito unitario, con iniziative che abbiamo in cantiere e di cui, a settembre, discuteremo, coerenza al principio guida, fattibilità ed eventuale modalità con le organizzazioni ed i singoli protagonisti di Monte Livata.
A tutti, di nuovo, Grazie!
IN ALTO I CUORI!

2 commenti:

  1. nessuno mi ha invitato e, quindi, non sono stato fra i partecipanti... avessi avuto l'invito e avessi deciso di parteciparvi, avrei detto semplicemente: "camerati! tutti a casa: questa è una festa di zombie... e voi: giovani camerati, state alla larga dagli zombie: compreso me..."

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  2. Non ho partecipato. ma visto il resoconto del comunicato.....meglio cosi!. Al di la' dell'interessante dibattito geopolitico con A.Mariantoni la solita parata reducistica di cinquantacinque-sessantenni ex Nar, ex TP, EX Avanguardia Nazionale.......per proporre cosa POI???
    NOn mi risulta sia uscita una sola proposta in materia geopolitica e un solo progetto innovativo.
    NOn dico i revival folcloristici dei destrosociali ( quelli anche molto ipocriti e infingardi olteretutto) ma assai inclodudenti.
    Ragazzi tiriamo fuori idee e programmi, con gli slogan ci facciamo un tubo!!!!
    Quindi concludendo: quotone a Miro che tra l'altro mi auguro esca il prima possibile dalle paludi futuroliberisti ( i paladini delle liberalizzazioni e e dell'accettazione che in ogni caso si deve a Bruxelles e Maastricht........)
    e cmq..........dai fuori sti cazzo di programmi, proposte e contenuti che li abbiamo e anche tanti e meno seghe mentali sui tempi che furono!


    Ago

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