Header Ads


La manifestazione pro-Libia innesca l'allarme rossobruno

dal blog di Mazzetta
(umt) Mentre si va consumando la storia della Jamahiriya, non priva di fosca grandezza, arriva puntuale il ricorrente allarme sulla galassia rosso-bruna. A innescarlo è un blogger, Mazzetta, che era già stato tra i protagonisti delle polemiche sulla mobilitazione pro-Iraq promossa dal Campo antimperialista nel dicembre 2003 e bersaglio degli strali delle vestali della purezza antifascista, preoccupati dall'adesione di figure di spicco della "fascisteria" italiana. 
Stavolta nel mirino la manifestazione lealista promossa da un cartello di soggetti in cui è rilevante il peso di intellettuali eurasiatisti (con matrice non solo di destra) per il 30 agosto, anniversario della firma del patto di amicizia italo-libico. Molti anni sono passati e uno dei più accaniti contestatori dell'iniziativa filo-Saddam, Fulvio Grimaldi, oggi mè un entusiasta promotore e commenta icasticamente sulla sua pagina di Facebook ("Facciamoci sentire, alla faccia di carnefici e ratti") l'appello per il presidio: 
L’annunciata mobilitazione contro l’aggressione militare alla Libia è alle porte. Martedì 30 Agosto, a Roma, dalle ore 16.00 in poi si terrà un presidio nelle vicinanze della Farnesina, sede del ministero degli Affari Esteri. Tutti coloro i quali intendono manifestare la propria contrarietà alla politica estera della “Repubblica Italiana” e alle costose “missioni di pace”, alla sudditanza atlantica dell’esecutivo Berlusconi e dei suoi ministri Frattini e La Russa, al ruolo di tutore dell’allineamento a USA/NATO svolto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano… sono chiamati a partecipare.
Per Mazzetta a prendere le difesa del governo libico sono esponenti "della galassia "antimperialista" e all'area politica che si può ben definire rossobruna. La definizione deriva dall'osservazione di un vasto movimento neofascista, che in Italia come all'estero si dissimula sotto la forma d'organizzazioni e gruppi che nascondono l'aspirazione a un ritorno al fascismo sotto parole d'ordine e sigle di sinistra".
Al tema, l'anno scorso abbiamo dedicato una lunga e appassionata discussione, innescata da uno sciatto articolo di Valerio Evangelisti sul mensile di Rifondazione (qui è possibile scaricare il pdf con tutti i post pubblicati su Fascinazione)
Mazzetta contesta il diritto del giornale di Gaudenzi, 'Rinascita' di definirsi "Quotidiano di Sinistra Nazionale" perché  "sotto il nome di una rivista storica della sinistra riunisce un bel gruppo di noti neofascisti italiani. Chiunque scorrendo la sua home può rendersi conto di quando sia "di sinistra" anche senza ripercorrere le storie politiche di chi vi partecipa e la anima".
L'esistenza tra i promotori della mobilitazione filo-Gheddafi di elementi della compagneria non è negata: "Neo e post-fascisti italiani che insieme ad alcuni confusi esponenti della sinistra che fu, costituiscono la galassia rossobruna, un'area che spazia dalla Rivista Eurasia (che pubblica i fascisti russi e propugna un impero russo-europeo al posto di quello americano) fino al Movimento Zero di Massimo Fini, che propone l'Europa delle "piccole patrie", l'abolizione della democrazia rappresentativa e un bel ritorno a un medioevo nel quale le donne stavano al loro posto e i giovani non erano debosciati. Tutti gheddafiani dell'ultima ora". Ma "c'è molto di più, l'area ha vaste ramificazioni internazionali e abbraccia di tutto, dai già ricordati fascio-comunisti russi (che usano come simbolo falce e martello colorato con i colori dei nazisti), fino a francesi come Thierry Meyssan, che ha costruito le sue fortune con un libro sul "complotto" del 9/11 e che è padre di un delirante movimento che ormai ha conquistato qualche milione di seguaci in giro per il mondo. Uno che viene citato come il Vangelo nonostante abbia scritto tali e tanti falsi da far impallidire Magdi Allam". 
Nella sua analisi Mazzetta si spinge a individuare gli stilemi dell'azione politica rosso-bruna:
- non esistono rivoluzioni genuine nei paesi non-occidentali, si tratta sempre di operazioni ordite dalla Cia, in gergo le "rivoluzioni colorate"
- qualsiasi dittatore è un campione della resistenza all'Impero da abbattere, si chiami Lukashenko, Gheddafi o Saddam
- qualsiasi dittatore è legittimato a fare strage dei suoi sudditi perché gli americani hanno ammazzato più gente
- qualsiasi dittatore è legittimato a rimanere al potere perché garantisce l'ordine e difende l'indipendenza nazionale
- qualsiasi intervento Occidentale è scatenato da improvvide iniziative "economiche" dei dittatori: Saddam voleva farsi pagare il petrolio in euro, Gheddafi voleva il dinaro-oro, l'Iran doveva essere attaccato perché voleva la borsa in petro-euro
- i perfidi banchieri ebrei stanno dietro le quinte, ad organizzare la schiavitù dei popoli nei confronti delle banche, che prosperano grazie al signoraggio
Le repliche degli interessati ai prossimi post ...

6 commenti:

  1. Il rossobrunismo è una definizione utile a chi non vuole o non può capire per rimestare nel torbido e cercare di delegittimare certe manifestazioni e iniziative trasversali che trovano su temi importanti una convergenza. La partecipazione dell'Italia dei Frattini e dei La Russa all'aggressione alla Libia socialista e nazionale di Gheddafi è una vergogna, anche per i modi vigliacchi e subdoli con i quali la si è attuata seguendo i diktat euroatlantici. Una guerra della menzogna e della quotidiana disinformazione che ha voluto far credere a una rivolta popolare contro Gheddafi quando in realtà si trattava di mercenari raccattati a la meglio da Francia e inglesi, dagli stessi armati e filmati come fossero i protagonisti delle operazioni militari quando invece per abbattere lo Stato della Jahamarjia sono stati fondamentali i tantissimi bombardamenti franco-americani! Al Sig. Mazzetta che già porta un nome non molto simpatico se accostato a quello di blog e di informazione libera voglio ricoradare che Rinascita può ritenersi molto più di sinistra di certe sinistre ridicole post pci che da più di vent'anni appoggiano e giustificano tutte le aggressioni imperialiste atlantiche! L'unica Sinistra rivoluzionaria è quella Nazionale anticapitalista che anche il Fascismo interpretò!!!

    Filippo

    RispondiElimina
  2. Ma una replica a mazzetta...te no ?

    RispondiElimina
  3. Rifondazione è congeniale al sistema. Sembra di rivedere una nuova edizione del '68: quando gli oppositori fanno fronte comune si creano, ad arte, le divisoni. Non biosgna dimenticare che Rifondazione ha espulso Turigliatto perchè aveva votato contro l'aggressione atalantica all'Iraq.

    RispondiElimina
  4. Ratto-mazzetta è la degna personificazione della truffa ideologica, della battaglia di retroguardia, già denunciata da Amedeo Bordiga dell'antifascismo.Le mummie imbalsamate dell'antifascismo, incapaci di cogliere le vere dinamiche sociali della storia,ancorate a vecchie e superate ideologie, di fatto sono state colpite da una sorta di paresi mentale. Per capire certe realtà, bisogna gettare nella pattumiera della storia, false ideologie, falsi miti,false e raffazzonate verità. TV

    RispondiElimina

Powered by Blogger.