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Il rigurgito antifascista di Valerio Evangelisti 4a edizione

I "rosso-bruni" Vesti nuove per una vecchia storia. Valerio Evangelisti da qualche tempo è spaventato dal rigurgito neofascista e quindi usando al meglio le sue qualità letterarie (è un romanziere della scuola bolognese) offre un importante contributo, dalle colonne del supplemento di Liberazione "Su la testa" (nella foto in basso l'ultima pagina del servizio).

Per risparmiarsi una lunga ricostruzione storica si affida a due fonti disponibili in Rete, entrambe datate: un saggio di Claudia Cernigoi (una storica triestina di rigoroso impegno antifascista: una delle poche che resiste in posizioni riduzioniste sulla tragedia delle foibe) e un altro dell'Assemblea nazionale anticapitalista, uno scritto di occasione per la polemica contro la manifestazione pro-irachena del dicembre 2003, promossa dal Campo Antimperialista.
Quest'ultimo dossier è un caso da studio: pur essendo io uno dei bersagli della campagna scatenata su Indymedia contro il corteo (avevo sottoscritto l'appello per la manifestazione ed ero "accusato" di aver partecipato a un dibattito su "Fascisteria" in un meeting promosso dagli antimperialisti) il testo saccheggia alla lettera, senza mai citare la fonte, il sito "Misteri d'Italia" di Sandro Provvisionato: ma la sezione "Estrema destra" da cui sono copiati i testi era opera mia ...
Le fonti vecchiotte ovviamente inficiano la qualità del lavoro di Evangelisti che, ad esempio, attribuisce un ruolo centrale al Partito Comunitario nazional-europeo, una formazione thiriarthiana di cui una delle poche tracce presenti in Rete è l'adesione a una manifestazione anti-Nato a Firenze, promossa dalla sinistra antagonista e divulgata da ecn, un portale dei centri sociali.
E' evidentemente questo il terreno sdrucciolevole dove si consumano alcuni fugaci incontri considerati ora disdicevoli da chi ha deciso di tenere alta la bandiera antifascista. E sarebbe allora il caso di porsi un problema in cui l'alternativa è secca. Se sulle battaglie internazionaliste (dalla Nato alla Palestina), compagneria e fascisteria finiscono per incrociarsi spesso delle due l'una: o i fasci non sono più il male assoluto e va ridefinita la scaletta dei nemici principali o forse sono sbagliate certe battaglie.
Da parte nostra riteniamo che compito degli intellettuali sia di sollevare dubbi piuttosto che arroccarsi su fragili certezze (per altro fondate su dati sbagliati: il "sito di Preve" si chiama "Comunismo e comunità", giusto per fare un altro esempio e i suoi compagni su facebook si scatenano contro la malcapitata Angela Scaparro e sul loro blog contro Evangelisti, mentre Socialismo nazionale e Gerarchia sono realtà di "fascismo di sinistra" fuoriuscite dal Fronte nazionale e il circolo contiguo di Militia di Como non ha rapporti con l'omonimo gruppo romano salito agli onori della cronaca giudiziaria). Quanto ad Arianna, l'editore è esponente di punta di quella frazione radicale dell'ecologismo che sostiene la scelta della decrescita come unica alternativa alla catastrofe e non ha nulla a che vedere con il negazionismo olocaustico.
E quindi continuiamo a preferire l'Evangelisti coraggioso promotore della battaglia di libertà per Battisti alla nuova vestale della purezza antifascista.

8 commenti:

  1. Per quanto mi riguarda da quando Evangelisti ha avuto l'ardire di scrivere LA cretineria del 2010 (cito: "la libertà non può essere anteposta all'antifascismo"), ho smesso di considerarlo. Per non dire di peggio. Le sue crociate antifasciste, datate, logore, stantie, che si "avvalgono" peraltro dei contributi di un'imbecille (e anche qui mi trattengo parecchio sui giudizi sulla Cernigoi) le lascio volentieri ai sinistro (e sinistri) terminali.

    "La carovana passa, i cani abbaiano".

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  2. Il terreno, come dice Ugo Maria, è sdrucciolevole e peraltro il mio seppur grande interesse storico-politico sull'area della destra non mi mai ha portato ad approfondire la conoscenza dei movimenti citati sopra(di destra e di sinistra).
    Però la sciocchezza enorme che ci ricorda Brando detta da Evangelisti "la libertà non può essere anteposta all'antifascismo" mi fa giungere ad una conclusione. Di intellettuali come questi se ne può fare volentieri a meno. Mio padre con la sua 5A elementare presa all'incirca nel 1931 e poi grande lettore autodidatta non avrebbe mai neppure pensato una sciocchezza simile. Ma lui era un uomo vero, che tempestato da una cattiva vita aveva conosciuto fame, guerra, miseria e povertà, mica si gingillava a fare il grande intellettuale come il nostro Valerio Evangelisti.

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  3. Valerio Evangelisti, peraltro, non è un intellettuale.

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  4. http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/?p=262

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  5. Ringrazio il Dr. Tassinari di aver ben evidenziato la nostra realtà e quella di Militia Como che appunto é associazione (effettivamente a noi contigua almeno sul piano di collaborazione comunitaria) costituitasi molto prima di quanto avvenuto in ambiente romano e senza particolari punti di contatto se non alcune analisi di fondo.
    Per quanto attiene invece al sig. Evangelisti - proprio da come erroneamente prova ad infilarci nel "cunicolo di estrema destra" - sta la dimostrazione che il percorso per riuscire ad identificare il vero "Nemico" da combattere realmente é ancora ben lungi in taluni ambienti schematicamente legati a "miti" che di mitico hanno solo la dabbenaggine.
    Cordialmente
    Portavoce nazionale C.S.S.N.

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  6. Ringrazio Ugo Maria Tassinari per aver specificato quanto andiamo dicendo da molto tempo, senza entrare nel merito della linea strategica e politica dei Camerati di Militia Roma, noi di Militia Como siamo struttura indipendente e autonoma. Faccio altresì presente che da diverso tempo ci stiamo tutelando dal punto di vista legale verso tutti coloro che utilizzano la calunnia sistematica come mezzo squalificante nei confronti dell'Associazione da me Presieduta.
    Informarsi e documentarsi prima di costruire astrusi teoremi sarebbe cosa buona e giusta, quantomeno, eviterebbe all'esimio Sig. Evangelisti in primo luogo la magra figura di colui che parla senza conoscere l'ambiente o la materia, e in secondo luogo, ma non meno importante, fastidiosi strascichi giudiziari.
    Un saluto sincero al Portavoce del CSSN e all'amico Brando.
    Cordialmente
    Associazione Culturale Militia Como
    Il Presidente

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  7. Ho letto l'articolo del Sig.Evangelisti,...ritengo l'analisi oltreche' imprecisa e non frutto del suo sacco, l'ultima spiaggia di un uomo senza idee, chiuso nel piu' becero antifascismo, come unica forza che lo tiene ancora in piedi.
    Dal canto mio, posso solo dirgli che sono un fedele lettore di Rinascita, che riesco facilmente a reperire seppur vivo in una piccola citta' del nord, ed un accanito navigatore del sito CSSN, di cui penso presto ne saro' anche Socio Sostenitore...cosi' seppur pochi, saremo uno in piu'!!!
    Grazie per lo spazio.
    Lupo Solitario

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