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E viene il giorno del destra social forum

E' in programma domani e dopodomani il primo Destra social forum, promosso dai seguaci di Alemanno e dalla componente Area destra di Futuro e Libertà. Ne abbiamo parlato già nei giorni scorsi, e non sono mancate critiche e polemiche ma l'evento si presenta ricco di potenzialità evolutive nel quadro della drammatica crisi politica del centrodestra, tra inchieste giudiziarie e feroci regolamenti di conti quotidiani. 
Ecco la lunga nota stampa di presentazione del meeting. Sabato e domenica, nel Viterbese, oltre 20 movimenti di centrodestra si sono dati appuntamento per il Primo Destra Social Forum, una due giorni di incontri e di dibattito politico. Realtà politiche e meta politiche che si confrontranno sull’attuale situazione nazionale, discuteranno degli ultimi risultati elettorali e soprattutto lanceranno un appello all’unità delle forze di destra sociale, convinti che il rilancio del centrodestra passi attraverso il contributo politico-militante e culturale dell’area nazional-popolare. 
La manifestazione, organizzata daIl Popolo di Roma, movimento di destra sociale vicino alla galassia del PDL e a Gianni Alemanno, e daArea Destra, componente di Futuro e Libertà presente su tutto il territorio nazionale, ha visto l’immediata adesione di numerose realtà. Il Primo Destra Social Forum, infatti, sarà un evento trasversale, sintomo che le idee vanno sempre oltre i partiti e le divisioni di questi mesi. Sotto le bandiere del confronto e dei contenuti politici dunque si ritrovano organizzazioni ed esponenti oggi divisi e lontani, avversari sia in Parlamento che nelle coalizioni e amministrazioni locali, ma che al contrario vogliono ritrovare uno spirito unitario per indirizzare un nuovo cammino per la destra del futuro. 
Alla manifestazione, parteciperanno anche Spazio Palach, Laboratorio d’Idee, Libreria Banda Balder, Il Veliero, Gioventù Italiana, Classe L, Rete Metapolitica Giano Accame, Il Popolo Campano, Profilo Destro, Nuova Europa, Il Popolo della Lombardia, Kulturadestra, Giovani poeti d’Azione, Al Servizio dei romani, Azione Nazionale, Nucleo Monteverde,www.destrasocialforum.org, Co.s.n.i.l. (Confederazione sindacati italiani lavoratori), Fondazione Destra italiana, Il Popolo di Pescara, Il Popolo d’Abruzzo ed Il Popolo viterbese. I dirigenti delle varie sigle si ritroveranno nello stesso modo in cui si faceva una volta nei “Campo Base” (e ancor prima nei Campi Hobbit), dove generazioni e territori diversi scaturivano i progetti più arditi e significativi che diventavano realtà nei successivi mesi.Ma cosa chiede di fatto la destra sociale che si ritroverà nel viterbese? A detta degli organizzatori chiederanno un rilancio a 360 gradi di un più grande e plurale centrodestra, ben ancorato a destra e nel sociale, non più dilaniato dalle guerre intestine, che si liberi da quote, padri-padroni, nomine e candidature calate dall’alto, che si liberi dal potere dei vari rais e torni a rappresentare quel grande movimento degli italiani votato a grandissima maggioranza nel 2008 e ritrovi quello spirito di cambiamento figlio di quel famoso 2 dicembre dove di fatto milioni di italiani mandarono a casa il governo Prodi. Un centrodestra più attento alle istanze della base, partecipato, dove congressi e primarie diventino i nuovi strumenti per riavvicinare i cittadini alla politica e dove ci sia maggiore attenzione nei confronti delle nuove generazioni e dei fermenti militanti che stanno nascendo sui territori.
Una Destra che combatta i salotti radical-chic, ma che allo stesso tempo esca dai palazzi e torni tra il popolo, magari iniziando a tagliare i privilegi della casta, le province e le auto blu, invece che Stato sociale e pensioni.“Da sempre crediamo fortemente che centro e destra non debbano mai più camminare separate, ma altrettanto siamo convinti che il ruolo della destra, specialmente quella sociale, debba essere determinante per una coalizione che, oltre a battere la peggiore sinistra mondiale, possa davvero costruire una nuova Italia libera dai poteri forti, meno attenta alla finanza e più al popolo, identitaria e pronta a difendere in primis gli interessi nazionali. Dove l’azione politica sia guidata dalla socialità, dal solidarismo e dalla sussidiarietà”. Queste le parole di Giuliano Castellino, leader de Il Popolo di Roma e promotore del Primo Destra Social Forum. “Se la Destra è il nome, Sociale deve essere il cognome. Solo riaffermando quest’idea politica il centrodestra potrà ritrovare unità e vittorie”. Queste le parole di Lucia Alonzi di Area Destra.Insomma questo nuovo incontro sembra essere un accelerazione in quel cammino iniziato lo scorso aprile con il convegno “I Movimenti per Roma Capitale” e proseguito lo scorso giugno con la manifestazione “Ripartire dalla Destra Sociale”. Infatti leggendo il programma del Primo Destra Social Forum è stato annunciato la presentazione di un simbolo comune, di una piattaforma politica e di un calendario militante. Anche a destra sono arrivati i “rottamatori”?

17 commenti:

  1. Ma mi scusi Tassinari, ma cosa c'entrano questi qua sopra con la cosiddetta destra radicale o socialnazionale? Direi NULLA! Sono solo espressione della destra liberalconservatrice più becera! Cerchiamo di non mischiare le rose con le ortiche!

    Filippo

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  2. Filippo,
    il principale organizzatore del meeting, Giuliano Castellino, è stato dirigente di Forza nuova,inquisito (e prosciolto) per gli attentati antisionisti che precedono il petardo al Manifesto, fondatore del remake di Base autonoma, federale romano della Fiamma, promotore di un'Osa-Onc. Basta?

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  3. Insomma, uno Sbardella del Terzo millennio ..!!

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  4. Caro fascinazione, ti ricordo che Giuliano Castellino, dirigente di Forza Nuova, o meglio delfino...oops tacchino di Roberto Fiore, è lo stesso che, dopo essersi convertito al sionismo, pubblicamente dichiarava :il Popolo di Roma raccoglie l’appello, o meglio il grido di rabbia e di dolore, della Comunità ebraica romana e si schiera, senza se e senza ma, contro ogni forma di razzismo, discriminazione e negazionismo. Negare la tragedia dell’Olocausto, la sofferenza del popolo ebraico, la deportazione e lo sterminio di milioni di persone, tra cui moltissimi nostri concittadini, è un offesa alla memoria della Capitale”. Il grosso nonchè grasso leader, si fa per dire, politico, ha aggiunto: “Siamo pronti ad un percorso politico-legislativo-culturale che combatta ogni forma di negazionismo. Solo non dimenticando gli orrori del passato è possibile costruire un futuro migliore per tutti” concludendo in questo modo, “Proiettati nella costruzione di una nuova Italia libera da lacerazioni ideologiche, certi che, oggi come ieri, Roma debba essere il locomotore di questo percorso, siamo pronti a sostenere la battaglia dei Cittadini romani di religione ebraica. Perché nessun romano sia più discriminato, deportato e gasato. Lo dobbiamo alla storia, ai nostri figli, alle nostre coscienze”. Se questi pagliacci,convertiti al sionismo per 30 denari, sono i fascisti, da fascista, nei loro confronti divento il più feroce antifascista.
    Mario Menale

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  5. Alemanno in piena crisi " militante "
    sembra alla frutta ...
    Giochino tipico già sperimentato, quello del "richiamo del corno", con parole d'ordine, temi e programmi da destra radicale/nuova destra : giochino già visto e sperimentato negli ultimi 25 anni almeno due tre volte , nei momenti topici di maggior difficoltà ...
    Retroterra di derivazione tardo-rautiano ...
    Semplicemente Ridicoli ...

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  6. E allora? Anche Gianfranco Fini o Gianni Alemanno hanno fatto parte a suo tempo di un certo ambiente, allora vogliamo dire che sono ancora espressione della destra radicale? Chi tradisce e passa dall'altra parte è solo un rinnegato! La destra sociale alemanniana con i rivoletti che gli gravitano attorno sono solo strumenti del sistema!

    Filippo

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  7. Grazie Mario,
    non pensavo che Castellino si fosse spinto fino a certi lidi di infamia....veramente un personaggio orribile! Comunque è proprio vero, le varie componenti della destra sociale hanno fatto sempre lo stesso giochino anche durante la vita di Alleanza Nazionale, si richiamavano nonostante l'evidenza ancora a certe atmosfere militanti da fronte della gioventù per infinocchiare nuovi adepti da sacrificare poi sull'altare dell'atlantismo, del liberismo e del malaffare del centrodestra. Tutte quelle sigle che compaiono su quel manifesto sono nemiche DEL FASCISMO RIVOLUZIONARIO!!!

    Filippo

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  8. Ah beh certo, dimenticavo che per Lei Tassinari non esiste il Fascismo, ma solo la fascisteria....una brodaglia di cazzate e cazzoni che tanto piace a voi antifascisti perchè spesso fa il vostro gioco, vero?

    Filippo

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  9. Filippo, usa toni eccessivamente polemici: mi sono limitato a replicare, in estrema sintesi, alla sua contestazione sulla pertinenza della vicenda al blog. Quando, del resto, all'evento sono già stati dedicati tre o quattro post.
    Quanto al resto delle sue obiezioni il fascismo esiste, ed è un fenomeno storico che si è concluso il 28 aprile 1945. Non me ne sono mai occupato e continuerò a non occuparmene. Perché non ho la strumentazione e le capacità metodiche di uno storico.
    A prescindere dal mio diritto di scegliere l'oggetto e il taglio disciplinare della ricerca - che rivendico e difenderò con garbata determinazione - è evidente che non potete espungere dalla destra radicale la sua componente filosionista (a partire dalla composizione etnica della cellula Oas di Orano e passando per i guerriglieri neri che si addestrano con la Falange in Libano).
    Così come non è sufficiente l'adesione o i rapporti con il centro destra per operare analogo taglio: perché poi mi resterebbe veramente da chiudere bottega per la tendenziale estinzione della materia prima...

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  10. La cosa che mi stupisce è come ultimamente la "destra sociale" stia recuperando temi, parole d'ordine e modalità proprie di un movimentismo di sinistra ormai, a mio avviso, superato se non concluso. Ma non è che adesso, almeno per una parte di "fascisteria", con la "libertà d'azione" emergono dei non sopiti sensi di inferiorità verso la controparte politica?
    Personalmente ho sempre ritenuto la destra radicale nettamente più avanti rispetto alla sinistra per quanto riguarda la riflessione politica e l'aspetto culturale. Ma adesso mi sembra ci siano dei vistosi passi indietro. Il PDL (uso questo termine per schematizzare) ha distrutto, sempre a mio avviso, una componente politica. Parte della "fascisteria" non ha creduto ai propri occhi quando ha avuto la possibilità di uscire "dalle fogne" e ha rinnegato tutto ma proprio tutto (forse peggio dei DS-PD-ecc). Una parte invece si è chiusa a riccio e si è sclerotizzata. Probabilmente i soldi di Berlusconi sono stati il fenomeno più laico della storia d'Italia, devastando le ideologie... Non a caso oggi la radicalità non è politica ma sociale (immigrati, in quanto in Italia poveri veri, per ora, non ce ne sono) o extra-politica (animalisti, ecologisti o comunque senza riferimenti politici). Senza dimenticare la radicalità (leggi arroganza estrema)del berlusconismo inteso come aspetto antropologico (non politico). Mi sa che ci sarà da divertirsi...

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  11. Caro Tassinari, il filosionismo a cui sempre oggigiorno è sotteso un filogiudaismo è incompatibile con una certa visione del mondo, con i valori di una Europa sovrana e indipendente, libera dagli Usa e dalla finanza usuraia internazionale, in poche parole è incompatibile con i valori e le idee cardine di quello che fu il Fascismo e il nazionalsocialismo, nonchè i movimenti e gli ambienti che in questi anni ancora si rifanno a quella esperienza storica.
    Sul fatto che le rimarrebbe ben poco da trattare se dovesse selezionare la materia prima....beh, in parte è vero, con i traditori e i rinnegati potremmo riempire non un grande stadio ma bensì costituire una nuova città, una metropoli direi, potremmo chiamarla Rinnegolandia! Ad ogni modo sono ancora molti coloro che non si sono arresi e che continuano coerentemente la lotta politica e la lotta delle idee!!!

    Filippo

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  12. Capisco perfettamente il tuo problema relativo alla "tendenziale estinzione della materia prima...", ciò non toglie che Filippo e Mario hanno ragione. Castellino ha fatto parte della "destra radicale" ma ora ne è sicuramente fuori e se il fascismo fosse rapprentato dai gruppi del "destra social forum", allora noi siamo sicuramente antifascisti!

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  13. Ma fateglieli fare questi convegni: saranno una manciata di vecchi catarrosi che passeranno le ore a ricordare il bel tempo antico, quanto era bravo e buono Almirante, che cattivone che è Fini e siglare accordi elettorali che sposteranno lo 0,0001% di voti.

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  14. Giusto per rompere i coglioni e con intento puramente polemico. In merito all'episodio raccontato nel post successivo - i militanti della Giovane Italia milanese che litigano con i sindacalisti della Cgil dopo aver distribuito un volantino in difesa di operai di un cantiere Tav e sono accusati di averli aggrediti - voi come li definireste?

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  15. Abbiamo fatto cultura e politica con idee ben salde sempre, ma perché le idee divengano "azioni" non basta crederci. La politica richiede molto lavoro e organizzazione e purtroppo anche investimenti smisurati in termini economici.
    Noi non arretriamo di un passo sulle nostre posizioni di sempre. Abbiamo scelto di utilizzare "un contenitore", tutti qui, ma il contenuto è tutto nostro e inserito senza volontà di compromessi. Se ci chiederanno di scendere a patti ce ne andremo sbattendo la porta. Comprendo tuttavia le critiche e le perplessità di alcuni in questo forum. Cominciare una avventura nuova è sempre un rischio e non si può accontentare tutti.

    Chi ha la capacità di fare meglio ci indichi la strada, saremo felice di ascoltarlo e di seguirla.

    Del resto "il fare è criticabile, il non fare è inconoscibile".

    Poeta d'Azione
    Comitato Cultura Destra Sociale:

    http://www.facebook.com/pages/Comitato-Cultura-Destra-Sociale/126879634068354?sk=info

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