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Nel Pdl terremotato il primo a muoversi è Alemanno

La disfatta napoletana - al di là della magra consolazione dello squagliamento del Pd - complica i giochi all'interno del Pdl. Una vittoria di Lettieri, oltre a riequilibrare significativamente il risultato tra i due poli, avrebbe consentito di spostare verso Sud l'asse del governo, convincendo Berlusconi dei limiti di un patto di ferro con la Lega. Ma i giochi non si fermano, anzi. Il primo a mettersi in movimento è Alemanno che, consolidato il rapporto con il governatore Polverini (inferocita per lo svuotamento del suo gruppo consiliare), parte all'attacco:
la messa in discussione del brand è la prima tappa di un percorso che potrebbe mettere capo a una formazione autonoma ben radicata nel centrodestra. In questo scenario va letta la strizzata d'occhio agli ex amici futuristi che per quanto esasperati da Berlusconi non sono certo contenti di fare la ruota di scorta a una grande alleanza neo-centrista Casini-D'Alema che ha la mission di battere gli opposti estremismi di Vendola e e del premier. Ma torniamo al sindaco di Roma che si è sicuramente indebolito nella Capitale, per la sua scarsa attenzione alla gestione del rapporto con i quadri (terreno su cui resta invece formidabile una figura per altri versi mediocre come Gasparri) ma che è l'unico tra gli ex colonnelli a mantenere una rete di militanti e di referenti istituzionali sul territorio nazionale.
Dopo il duello all'arma bianca con Rampelli, ci sono segnali di fumo su un dialogo riaperto con Augello, che ha consolidato le posizioni di "terza forza" tra gli ex An della Capitale, grazie anche a un rapporto solido con frange movimentiste. Un'operazione politica che però non avrà il tempo di maturare in laboratorio ma dovrà fare da subito i conti con il terremoto in corso nel partito.

1 commento:

  1. Prima sparisce " la monnezza triumvirata " der popolo de roma, è mejo è per tutti quanti ....
    Annasssssero tutti a lavorà, che non l'hanno mai fatto ...

    Mò c'hanno anche sto "frutto de mare presidente " con tanto de lista nominativa alla Regione Lazio, che blatera cazzate ...

    La facessero finita stì brutti/brutte de fà del male, all'Etica e all'Estetica del mondo .... stessero tutti/tutte a casa .

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