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La destra sociale si riscopre rivoluzionaria

Si è svolto sabato a Roma, con delegazioni giunte da tutt'Italia e un variegato cartello di forze partecipanti (da Area destra al Pdl) il convegno della Destra sociale, che scalda i motori in vista delle grandi manovre di riassetto del centrodestra, a partire dal nuovo protagonismo politico nazionale del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che si prepara a dare forma a una nuova struttura organizzata. Questo è la sintesi dell'intervento del Popolo campano, il gruppo napoletano che ruota intorno alla leadership di Marco Nonno, appena eletto in consiglio comunale a Napoli con il massimo numero di voti.
Prima di iniziare vorremmo complimentarci con Giuliano Castellino e il Popolo di Roma per aver voluto oggi mettere insieme tutte queste realtà provenienti da ambienti diversi, ma che hanno in comune due valori il coraggio e la libertà.
Ci vuole coraggio quando si pensa di mettere a confronto comunità che militano in contesti politici in forte contrapposizione. Ci vuole coraggio quando in barba agli schemi costruiti dai politici in doppio petto oggi siamo qui riuniti per esprimere il nostro pensiero di libertà.  In questi giorni leggiamo dai giornali e vediamo in televisione appelli a ricostruire il centro destra dalla base, dalla militanza, dalle sezioni, dal movimentismo, dalla partecipazione popolare.
Ma se il centro destra è ridotto cosi’ male, se la partecipazione popolare è limitata alla sola fase elettorale, non siamo stati mica noi a determinare tutto questo???
Noi che ancora oggi siamo qui, noi che non accettiamo schemi precostituiti, noi che ci sentiamo liberi, noi che abbiamo scelto le strade più difficili quelle meno comode, quelle dove spesso ci sentiamo soli, quelle strade che in tanti evitano perché non ci sono ritorni personali… noi il loro sistema lo abbiamo sempre criticato e la nostra voce l’abbiamo sempre alzata… con il nostro movimentismo e la nostra militanza abbiamo dimostrato a tutti che la partecipazione popolare è tutt’altra cosa rispetto al populismo mediatico di una certa politica…
Oggi noi tutti rivendichiamo l’appartenenza ad un mondo fatto di ideali, valori, passioni, sacrifici…..noi tutti lottiamo ogni giorno per affermare i nostri principi di idealità pagando lo scotto di una condanna ideologica che ancora pesa per il mondo dei demagoghi …oggi abbiamo il diritto di professare la nostra essenza…e abbiamo il dovere di crederci e di continuare la nostra battaglia di libertà…negli ultimi mesi si sono verificati gli ennesimi episodi di provocazione da parte di quella sinistra, che davanti al confronto, ricorre alla violenza e all’esasperazione del clima politico...
Da Roma a Napoli abbiamo dimostrato di non incappare nei tranelli degenerativi, ci battiamo e lo continueremo a fare per il diritto di libertà, per il confronto politico, senza lasciarci intimidire purché passi il messaggio che non esistono “nemici” ma semplicemente “avversari”.
Ripartire dalla destra sociale è la soluzione unica per ricostruire il centro destra, la nostra essenza sociale e popolare deve essere da traino per tutti, e, soprattutto per quei tanti giovani che spesso confondono l’associazionismo con la militanza politica, e, che troppo presto lasciando le sezioni chiuse, posando il secchio di colla e i manifesti si dimenticano che la politica e’ mettersi al servizio della comunità ed è soprattutto rinunciare ad un po’ di se stessi per donarlo agli altri…
Nell’ultimo anno e mezzo con Giuliano abbiamo iniziato un percorso, abbiamo parlato di rivoluzione, abbiamo lavorato per creare entusiasmo in un mondo ingessato da cariche e incarichi, lo abbiamo fatto in libertà senza nessuno che ci indicasse la strada, lo abbiamo scelto e voluto con tutto noi stessi…la nostra rivoluzione non è diversa da quella che oggi invocano tutti…ricostruire la politica dalla base, dalla partecipazione, dai congressi, dalle elezioni e non dalle nomine, dalle postazioni di servizio e non dagli incarichi…..avevamo ragione noi, questa non è un’affermazione di rivendicazione o di presunzione ma è uno stimolo a continuare su questa strada… siamo convinti che se tutti insieme riusciamo a fare fronte comune, è possibile rovesciare il sistema creato da chi ha a cuore semplicemente la propria poltrona e la propria tasca…..
In questi giorni il presidente della regione Lazio ha detto che  “ i giovani odiano i politici non la politica” ed è proprio così, e allora tocca a noi comunicare ai nostri giovani il bello della politica, tocca a noi coinvolgerli, contagiarli, tocca a noi dare un’alternativa a tutto quello che gli viene sparato dalle televisioni e dalle illusioni della vita facile… questa è la nostra missione, questo deve essere il nostro obiettivo… E allora se quello che professavamo nel deserto è oggi sulla bocca di tutti il cambiamento non è così lontano… con passione e ardore politico… siamo avanguardia  di cambiamento… noi siamo la destra sociale in azione… Avanti con il movimentismo… avanti con la nostra identità... Avanti con la destra sociale

4 commenti:

  1. Destra sociale? Un'accozzaglia di sigle che rappresenta la destra borghese libertaria, serva dei poteri forti (alemanno, fini, berlusca). Questa è la destra nemica del proletariato che rinforza (giustamente) le ideologie postcomuniste e antifasciste. La nave del nano affonda e i topi fanno riunione per capire come mettersi in salvo...

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  2. c'E la lega di lotta e di governo che accaparra commissioni, incarichi ed assessorati dappertutto e tace scientemente sugli scandalosi privilegi di politici locali e parlamentari vari o sui doppi o triplici incarichi ( vero Ing, Castelli dalla duplce pensione attualmente viceministro e di recente candidatosi quale sindaco in qul di Lecco nelle comunali nel 2010??.....per fortuna poi perdente...).
    E poi appunto c'e' la D.S. di lotta e di governo: finti ribelli che campano di poltica (perche' quello solo sanno fare!) e s'inginocchiano al potene di turno.
    La nave sta affondando pericolosamente e si cerca una via di fuga "onorevole". Ogni pretesto vale per sganciarsi dall'ex vincitore in caduta libera............
    E attenzione perche' se adesso L'egoismo e il darwinismo sociale della cricca al potere e' noto, e' comunque congenita la totale mancanza di saper amministrare delle sinistre e della variegata accozzagliata cattoliberalprogressista che la anima


    Ago

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