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9 maggio: dedicato a Peppino Impastato

Felicia Impastato col ritratto del figlio (foto battaglia)

Era una notte buia dello stato italiano,
quella del 9 maggio '78.
L'anno di Via Caetani, il corpo di Aldo Moro.
L'alba dei funerali di uno stato

[Modena City Ramblers, I cento passi]
Nel gioco della memoria segmentata (27 gennaio: la Shoa, il 10 febbraio: l'esodo giuliano-dalmata e le foibe) che caratterizza il nostro sciagurato Paese, il 9 maggio è dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi. In nome di Aldo Moro, il delitto politico per eccellenza.


Questo blog, così come la mia lunga attività di ricerca e di produzione saggistica, si è caratterizzato per una scelta minoritaria e impopolare: quella di riconoscere e di ricostruire le ragioni dei colpevoli. A partire dalla consapevolezza che la violenza politica degli anni Settanta spesso non era una semplice dialettica tra innocenti e colpevoli ma un dispositivo in cui talvolta la vittime si ergevano a carnefici. E viceversa. La Repubblica, che non perde un'occasione che sia una per animare le sue campagne antiberlusconiane, a partire dall'infelice uscita di quell'imbecille milanese candidato al consiglio comunale autore dell'affissione di manifesti che equiparano i pm alle Br, ha rievocato nei giorni scorsi la memoria dei magistrati caduti vittime del terrorismo. Eppure qualcuno di loro, nel suo impegno quotidiano, si è macchiato di qualche cattiveria ai danni di innocenti. Colpe, ovviamente, pagate sovramisura.
Al gioco della violenza si era invece, dirazzando, sottratto Peppino Impastato, spostando lo scontro sul terreno della parola, dell'immagine, della creatività. Nell'ammazzarlo la mafia ha preteso di farlo passare per terrorista. Un contrappasso atroce: e ci sono voluti anni di battaglie coraggiose della madre e dei suoi compagni per riaffermare la verità storica. Peppino Impastato era innocente. E ci piace così dedicare questo giorno della memoria al suo ricordo

2 commenti:

  1. hai ragione, un calco sul 9 maggio: è brutto quando ti sei abituato a una macchina da guerra mnemonica, vai in automatico e ti esponi a fare la PFM (piccole figure di merda) :-))).
    Grazie, Andrea... correggo subito

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